Ciro e Maria Paola, Arcigay: “Ricevute minacce di morte dalla famiglia”

Spuntano nuovi dettagli sul caso legato all’aggressione di Ciro e alla morte di Maria Paola: l’Arcigay ha reso noto che “quel che è successo se lo aspettavano”, date le numerose minacce di morte.

Ciro e Maria Paola
Ciro Migliore e Maria Paola Gaglione

Spuntano nuovi drammatici dettagli, in merito all’orribile vicenda legata alla morte della giovane Maria Paola Gaglione. Secondo quanto viene raccontato da Daniela Falanga, presidente dell’Arcigay di Napoli, la stessa che ha fatto visita a Ciro Migliore in ospedale, la coppia sarebbe stata già vittima di minacce di morte. “Ho parlato con Ciro e mi ha descritto una situazione di grande negazione con i due ragazzi minacciati di morte ripetutamente. Quello che è successo l’altra notte era qualcosa che in qualche modo si aspettavano”, ha infatti spiegato Falanga ai giornalisti.

Maria Paola minacciata di morte dalla famiglia

Maria Paola Gaglione, la 22enne che ha perso la vita dopo essere stata sbalzata dallo scooter al termine di un inseguimento perpetrato da suo fratello Michele, avrebbe ricevuto in passato diverse minacce di morte – e questo dal suo suo stesso ambiente famigliare. Secondo quanto viene raccontato da Daniela Falanga, infatti, a raccontare questi dettagli sarebbe proprio Ciro, il compagno di Maria Paola, tuttora ricoverato in ospedale.

“La ragazza aveva il desiderio di parlare con la propria famiglia ma ha subito solamente minacce di morte. Si tratta di una situazione devastante per tutti”, ha infatti raccontato la presidente dell’Arcigay di Napoli. E ha poi proseguito: “Ciro non sta bene, sta vivendo una situazione drammatica. Per fortuna ha la madre che gli è vicino ed è per lui un grande pilastro in questo momento. Piangeva, ma non per le ferite riportate nell’incidente, ma perché chiedeva di poter rivedere la sua compagna. Mi ha detto che gli hanno rubato la vita e che vuole rivederla un’ultima volta”.

ciro migliore
il compagno di Maria Paola, Ciro Migliore

Il fratello di Maria Paola: “Era infetta”

La famiglia non condivideva affatto la scelta della giovane Maria Paola. Inconcepibile per loro quella relazione, quel loro amore. Ed è per questo folle motivo che il fratello maggiore, Michele, ha deciso di “dare una lezione” alla ragazza. Secondo le ricostruzioni, il 30enne ha inseguito la sorella e il compagno transgender Ciro (all’anagrafe Cira Migliore) mentre venerdì sera tornavano ad Acerra. Anch’egli a bordo di uno scooter, ha speronato il mezzo dei due, fino a che in concomitanza di una curva la coppia non ha perso aderenza finendo fuori strada. La 22ene è finita violentemente contro un tubo per l’irrigazione, morendo tragicamente sul colpo.


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“Volevo darle una lezione, non ucciderla. Ma era stata infettata“, si è poi giustificato Michele davanti agli inquirenti. Ora il ragazzo è indagato per omicidio preterintenzionale e violenza privata aggravata dall’omofobia, ma la famiglia lo difende a spada tratta: “Michele era uscito per convincere la sorella Maria Paola a rientrare a casa, ma non l’ ha speronata, è stato un incidente“. Duro, invece, il commento di Falanga: ”Se vogliamo capire cosa significhi avere una legge contro l’omolesbobitrasfobia, questo è uno dei casi più espliciti”.

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