Mafia, 23 persone in manette: agivano con “particolare violenza” e “armi micidiali”

Mafia, 23 persone in manette: agivano con “particolare violenza” e “armi micidiali”. Oltre ai 23 arresti anche 14 obblighi di dimora

Mafia, 23 persone in manette: agivano con "particolare violenza" e "armi micidiali"
Mafia, 23 persone in manette: agivano con “particolare violenza” e “armi micidiali”

Sono finite in manette 23 persone dopo una lunga indagine condotta dalla Procura antimafia di Potenza (Basilicata) che ha arrestato, tra gli altri, anche A. Caviello, 36 anni, “collegato alla criminalità organizzata materana, anche di tipo mafioso“. L’uomo era al vertice dell’associazione a scopo di narcotraffico che aveva il controllo di diverse piazze di spaccio tra Potenza e Matera. Oltre ai 23 arresti, la Procura ha emesso anche 14 obblighi di dimora.

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Secondo le indagini degli inquirenti è stata accertata “la presenza asfissiante di una pervasiva criminalità organizzata nella provincia di Matera” nonché “l’esistenza di alleanze e contrapposizioni fra gruppi criminali organizzati” e “la capacità di tali sodalizi sia di gestire il traffico di sostanze stupefacenti (dato che la Basilicata si trova al centro delle rotte che collegano Campania, Calabria e Puglia) che di avere agevolmente la disponibilità di armi micidiali“. Nella nota diffusa dal Procuratore distrettuale Francesco Curcio si sottolinea la “particolare violenza” con cui i traffici erano gestiti nei vari punti di spaccio, “per recuperare crediti derivanti dalla cessione della droga“.

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