Rientro a scuola, bambino down rimane a casa: manca insegnante di sostegno

Un bambino down di 6 anni, residente a Pisa, non può rientrare a scuola: manca l’insegnante di sostegno. La famiglia è costretta a lasciarlo dalla nonna in attesa della nomina.

bambino down pisa
bambino down di Pisa non torna a scuola – foto di repertorio

Si rientra a scuola, oggi, in molte Regioni d’Italia. Eppure, per un bambino di 6 anni residente a Pisa non sarà ancora possibile ritornare tra i banchi, in mezzo ai suoi amichetti. “Mio figlio non vede l’ora di andare a scuola“, ha spiegato la mamma del piccolo ai giornalisti che l’hanno intervistata. Il problema, però, è che manca un’insegnante di sostengo che possa prendersi cura di lui durante le lezioni. Il bambino, che è down, è infatti molto allegro e vivace, ma per seguire al meglio le spiegazioni della maestra ha bisogno di un adulto che gli stia vicino.

Pisa, bambino a casa: “Ci hanno detto di non portarlo a scuola”

“Mio figlio da una settimana faceva le prove davanti allo specchio, col grembiule e lo zainetto, felice e impaziente di andare per la prima volta a scuola“, racconta ancora la madre. Ma la scuola che il piccolo dovrebbe frequentare ha a disposizione al momento soltanto 2 maestre per 14 disabili, avrebbe spiegato la preside ai genitori. Una notizia disarmante, questa, pervenuta durante l’ultima riunione con i genitori. Nonostante tutto, però, pare che l’istituto si sia già attivato per cercare di risolvere la situazione.

bambino down pisa non torna a scuola
bambino down di Pisa non torna a scuola – foto di repertorio

“Dalla scuola mi hanno assicurato che avrebbero risolto e ci hanno fissato un appuntamento con la preside per venerdì mattina alle 10. Mio marito e io abbiamo preso un permesso dal lavoro ma la preside non ci ha mai ricevuto. Mi è stato poi detto che non c’è stata la possibilità di organizzare un sostegno per mio figlio e ci hanno consigliato di non portarlo a scuola lunedì e martedì, perché poi ci sarebbero state le elezioni e nel frattempo la scuola avrebbe cercato soluzioni”. Sono queste, infatti, le parole della mamma del piccolo.


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E sebbene alla richiesta della donna di “mettere nero su bianco” la risposta ottenuta verbalmente dalla dirigenza scolastica le sia stato risposto che “c’era stato un equivoco”, e che “non avevano mai detto di non portarlo a scuola”, la mamma del piccolo ha preferito non rischiare. Ora il bimbo passerà qualche giorno con la nonna, perché senza un insegnante di sostegno sia per lui che per i suoi compagni di classe potrebbero sorgere delle problematiche durante le lezioni. Una scelta che fa male, decisa in attesa che anche lui possa finalmente ritornare a scuola.

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