Primo giorno di scuola per il figlio di Conte, il premier non c’è. La preside: “Giusto così”

Primo giorno di scuola anche per il figlio di Conte. Il premier, però, non lo accompagna. La preside si schiera dalla sua parte: “Giusto che il presidente del Consiglio resti in disparte in questa circostanza”

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Giuseppe Conte – gettyimages

Primo giorno di scuola anche per il figlio del premier Giuseppe Conte, Niccolò, arrivato questa mattina alla scuola media Belli – Col di Lana, nel quartiere Prati. Nell’istituto, frequenta la classe terza. I ragazzi sono stati accolti dalla dirigente scolastica. Il presidente del Consiglio, atteso da telecamere e giornalisti all’entrata dell’istituto, non si è visto. “Io penso che il presidente Conte è una figura che deve restare un po’ in secondo piano, va a tutela del figliolo – spiega la preside, che difende la scelta – Questo non è né meglio né peggio: purtroppo ci sono ruoli in cui non si può esercitare l’essere genitori con le libertà con cui si vorrebbe”.

Lo ha dichiarato la preside dell’Istituto comprensivo romano Belli Col di Lana, Carla Costetti. “Se fosse venuto gli avrei detto buongiorno”, ha aggiunto la dirigente scolastica, rispondendo alle domande dei cronisti. La scuola ha chiesto circa 500 banchi rispondendo al bando del commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. Cosa non ha funzionato, dunque? “A luglio avevamo già ordinato 750 banchi che abbiamo comprato come scuola, con i soldi dati dal governo”. “Non credo che il governo – ha risposto la preside ai giornalisti – si sia occupato troppo tardi delle scuole, non credo che il punto sia questo”.

Nel primo giorno di lezioni non mancano le polemiche

Un’assenza, quella di stamattina, risultata comunque strana ai più. Durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi proprio sulla scuola, il premier Conte aveva svelato che oggi avrebbe accompagnato proprio lui il figlio. “Non solo sono fiducioso nel mandarlo di nuovo a scuola, ma lo accompagnerò io stesso cercando di trasmettergli l’importanza di questa ripartenza e, in generale, dello studio”, aveva spiegato. Rassicurando, a margine, il ruolo del governo nel tranquillizzare le mamme e i papà: “Le famiglie italiane non devono dubitare: abbiamo fatto il massimo per dare ai ragazzi il meglio e per regalare alla scuola un nuovo inizio”.

azzolina scuola
Il ministro Lucia Azzolina – meteoweek.com

La stessa dirigente dell’istituto, Carla Costetti, aveva scritto un messaggio ai genitori comunicando che la situazione della scuola è davvero drammatica. E non solo per gli orari, ma perché mancherebbe di tutto. Oggi, però, ha scagionato il governo sulle colpe dirette. Ciò che non è sfuggito ad una parte dei genitori di tutta Italia è il dato complessivo degli alunni.

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La ministra Azzolina ha dichiarato il ritorno in classe, oggi, di 5,6 milioni di studenti, di 12 Regioni e la provincia autonoma di Trento, su 8,3 milioni, ma non ha tenuto affatto conto delle defezioni finali di primarie e medie in Sicilia, di un terzo delle scuole del Lazio e di diverse località della Liguria, tra cui La Spezia.

Anche gli 860mila dichiarati dagli uffici ministeriali per gli istituti paritari potrebbero essere nella realtà inferiori, e non di poco, viste le dichiarazioni di chiusure “causa crisi” avanzate dalle associazioni cattoliche in questi mesi. Ecco che il numero di studenti al via, in presenza e a distanza, oggi sarebbe dunque inferiore a 5 milioni, e non pari a 5,6 milioni.

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