Tempo di vendemmia: ecco cinque cose che si possono fare con l’uva

La fine di settembre e l’inizio di ottobre segna, nella campagne italiane, il tempo di raccolta della vendemmia. Una prelibatezza rinomata in tutto il mondo, che però può essere utilizzata anche in altri modi in cucina dell’uva, oltre ai vini per il cui il nostro Paese è ricco. Ecco quali.

Uva: il suo utilizzo in cucina

Tra le prelibatezze da cucinare con l’uva, non può mancare un piatto tipicamente toscano – più precisamente della Valdichiana – come la schiacciata all’uva. In questa Regione il tempo della vendemmia segna anche l’arrivo di alcune prelibatezze culinarie. Viene preparata con la pasta del pane già lievitata a cui si aggiunge l’uva fresca, l’olio d’oliva e zucchero. La pasta del pane, una volta preparata, viene divisa a metà e stesa con un mattarello, in modo da ottenere due panetti. Successivamente si cosparge una teglia di olio, al cui interno viene adagiata una delle due spoglie, che poi viene riempita di uva, olio e un zucchero, dopodichè chiusa. In forno per 60 minuti a 180° gradi: ecco un grande piatto della tradizione toscana.

Altra prelibatezza è il sugo all’uva. Può essere abbinato ai piatti di carne, ma anche di pesce. Come si prepara? Bisogna lavare bene gli acini, tagliarli a metà e inserirli in un recipiente con una manciata di sale. Si cuociono in padella, cosparsa di olio e abbastanza calda, anche se la cottura dovrà avvenire a fuoco lento. A cottura ultimata si aggiunge un cucchiaio di senape e aceto.

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Vendemmia e uva: anche primi piatti

C’è anche un goloso primo piatto nella nostra lista: il risotto all’uva – bianca o nera – tipico primo autunnale. Come si prepara? Si cuociono i chicchi d’uva in una padella in cui in precedenza è stato sciolto del burro rosolato con la cipolla. Si aggiunge il riso, e lo si fa tostare per circa un minuto. Si aggiunge poi il brodo vegetale, e in ultimo a cottura ultimata si aggiunge l’uva.

In questa speciale classifica non possono mancare le tartine all’uva. Bisogna tagliare delle fette di pane in quattro parti e disporle in un tagliere, successivamente in un recipiente si versa la robiola, condita con olio, sale, pepe, e un rametto di timo. Si mescola il tutto con l’uva, e successivamente si spalma sulle tartine. Concludiamo questo viaggio culinario con la maschera all’uva fai da te. Un piccolo intruglio da utilizzare come segreto di bellezza, per contrastare l’invecchiamento cutaneo grazie alle sue proprietà antiossidanti. L’uva ha infatti anche un’azione astringente e rivitalizzante, in grado di ridurre l’aspetto dei pori dilatati e affinare la grana della pelle. Si ottiene aggiungendo all’uva precedentemente schiacciata due cucchiai di yogurt bianco: si lascia sul viso per circa 10 minuti.

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