Covid, le differenze negli ospedali rispetto alla prima ondata in Europa

La situazione in Italia è decisamente meno peggiore rispetto ad altri Paesi europei, come Francia e Spagna. Il dato riguarda sia i soggetti positivi al Covid, sia il ricorso al ricovero in terapia intensiva.

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Il Covid è decisamente meno pressante in Italia – meteoweek.com

Torna a farsi massiccia la presenza del Covid-19 in giro per il mondo, soprattutto in Europa. Mentre la situazione è sempre stata preoccupante nelle ultime settimane in altre realtà, come in America e in India, il Vecchio Continente aveva assistito a un netto calo dei casi. Tanto che non sono mancate le concessioni per i cittadini, soprattutto nel corso dell’estate. Ma con l’abbassamento delle temperature – ma anche della guardia – ecco che il numero di nuovi casi di positivi al Covid torna a salire. E con esso peggiora, seppur gradualmente, la situazione negli ospedali.

L’analisi svolta dai colleghi de Il Sole 24 Ore fa capire soprattutto qual è la situazione in alcuni grandi Paesi europei. In particolare in Italia, dove il numero dei casi attualmente appare stabile, ma anche in Francia e in Spagna. Sono senza dubbio queste le due nazioni del Vecchio Continente con le maggiori difficoltà nel contenimento della diffusione del virus. E anche la situazione negli ospedali e nei reparti di terapia intensiva a preoccupare. Anche perchè, rispetto al nostro Paese, la crescita è molto più ampia anche per quanto riguarda la pressione ospedaliera.

Prendiamo l’esempio della Francia, Paese che continua a far segnare migliaia di nuovi casi di Covid ogni giorno. Partendo dall’analisi dei ricoverati con sintomi, scopriremo che dopo il picco avuto tra fine marzo e inizio aprile, la situazione è proceduta a velocità diverse rispetto all’Italia. Nel nostro Paese, infatti, gli ospedali si sono svuotati in maniera più repentina, mentre è stato più graduale il calo di ricoverati in Francia. Il dato, però, sta tornando a salire in entrambe le nazioni, anche se la nostra continua a essere quella messa meglio.

Diversi gli ospedali allestiti sul momento – meteoweek.com

Anche per quanto riguarda i ricoveri nei reparti di terapia intensiva, le due situazioni sono distanti anni luce tra loro. Il picco avuto dall’Italia è arrivato anche in questo caso a inizio aprile, ma non ha superato le 4mila unità. In Francia, invece, si è arrivati anche a 7mila ricoverati gravi, qualche giorno dopo. E mentre la discesa italiana è stata dolce e graduale, c’è stato un picco negativo tra i transalpini, che però ora vedono un brusco peggioramento. Gli attuali ricoverati in terapia intensiva in Italia sono 260, mentre in Francia superano quota mille.

Anche il confronto tra Italia e Spagna conforta i nostri connazionali e spaventa gli iberici. Questi ultimi, oltre a un aumento vertiginoso dei nuovi casi di Covid, hanno visto una corsa agli ospedali negli ultimi 40 giorni. Si è passati da poco meno di 5mila ricoveri agli oltre 11mila attuali. In Italia, invece, la crescita è stata anche in questo caso lenta e graduale, passando dai poco più di mille del 19 agosto scorso ai circa 3mila in base al bollettino reso noto dalla Protezione Civile nella giornata di ieri.

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Decisamente peggiore, rispetto all’Italia, la situazione in Spagna per i ricoverati in terapia intensiva. Se lo scorso 19 agosto il Paese iberico contava 522 posti occupati dagli ammalati di Covid con altre patologie, nel giro di 40 giorni il dato è salito fino agli attuali 1.465. Situazione decisamente meno drammatica nel nostro Paese, anche in questo caso con una crescita graduale. Quaranta giorni fa si contavano 66 ricoveri in terapia intensiva, mentre l’aggiornamento di ieri parla di 266 soggetti ospedalizzati con sintomi gravi.

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