Masterchef, la rivelazione dell’ex concorrente

Tra i programmi culinari più conosciuti e apprezzati, Masterchef Italia è finito al centro dell’attenzione per via delle dichiarazioni di un ex concorrente. Ecco cosa è successo.

Masterchef – Fonte: Facebook

Ivan Iurato a Masterchef Italia

Noto per aver partecipato all’edizione 2012/2013 di Masterchef Italia, Ivan Iurato ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al programma che non sono passate inosservate. L’ex concorrente, in quell’edizione, arrivò quarto e nel corso di un’intervista rilasciata qualche tempo fa a Dissapore ha dichiarato:

“Guardo Masterchef se il lavoro me lo permette e twitto parecchio quando il programma è in onda. Dobbiamo riconoscere che gli autori sono bravi a mantenere vivo l’interesse anche a distanza di anni dall’inizio”. Per poi aggiungere: “Sono convinto che l’edizione a cui ho partecipato sia stata la migliore, del resto anche Cracco la pensa come me. Qualche forzatura sul casting del programma c’è stata, alcuni concorrenti erano fin troppo “personaggi”. La scelta più convincente delle ultime due edizioni è stata quella di Cannavacciuolo, che ha portato un equilibrio maggiore tra i giudizi”.

Ivan Iurato – Fonte: Facebook

Le dichiarazioni di Ivan Iurato

Ma non solo, sempre nel corso della stessa intervista, alla domanda se gli autori suggeriscano le battute ai giudici attraverso un auricolare, Iurato ha spiegato. “Si, è così, ma è la prassi nelle produzioni TV di un certo livello. L’auricolare permette ai giudici di ricevere informazioni da parte degli autori, che sono il vero motore del programma. E chiaramente sanno tutto dei concorrenti, a differenza dei giudici che non approfondiscono troppo le loro biografie”.

Per poi aggiungere: “Ci sono delle formule scritte e poi dettate dagli autori per introdurre una sfida o presentare il posto in cui si svolge la prova in esterna. In questi casi i giudici si limitano a ripetere i suggerimenti cercando di personalizzarli con i loro tormentoni, dal “mappazzone” di Bruno Barbieri, a “vuoi che muoro?” di Bastianich fino al “veloceeee!” per Cracco, ad esempio”.

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Maggior libertà, invece, per quanto riguarda l’assaggio dei piatti, situazione in cui “i giudici improvvisano parecchio, specie quando svolgono il loro mestiere, cioè assaggiare e giudicare i piatti, l’estetica e la tecnica di preparazione”.

Ivan Iurato – Fonte: Facebook
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