Covid, Crisanti e Galli contro la mascherina all’aperto. Toti: “L’obbligo è inaccettabile”

Polemiche contro l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Gli esperti Crisanti e Galli: “Disposizione incomprensibile se intorno non c’è nessuno”. Il governatore della Liguria Toti: “Passo indietro del governo inaccettabile”.

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Continuano le polemiche contro l’uso obbligatorio delle mascherine all’aperto. In merito alla nuova disposizione introdotta dal governo, a fronte della risalita dei numeri da Covid nel nostro Paese, si sono espressi sia i virologi Crisanti e Galli, che il governatore della Liguria Giovanni Toti. Se per i primi si tratta di un “provvedimento difficilmente comprensibile”, se non addirittura “un’assurdità”, per il presidente della Regione si tratta invece di “un passo indietro” del governo, del tutto “inaccettabile”.

Crisanti: “Non credo nelle misure restrittive”

“La mascherina protegge ma se io attraverso la strada e sono da solo e intorno a me non c’è nessuno diventa un provvedimento difficilmente comprensibile“. Queste le parole del virologo Andrea Crisanti, docente di Microbiologia all’università di Padova, mentre discuteva delle nuove misure contro il Covid a Buongiorno – in onda su SkyTg24. Se infatti per l’esperto “la mascherina deve essere usata e usata anche all’aperto”, Crisanti non crede però “nelle misure restrittive”.

“Faccio fatica a credere che si possano fare delle multe ai ragazzi all’uscita di scuola. Ci si deve provare, certo”, ha spiegato il virologo durante la trasmissione.  Sottolineando come sia necessario al momento capire “meglio cosa sta succedendo. Perché noi siamo stati senza mascherina per tutta l’estate con assembramenti anche importanti e i casi non sono aumentati moltissimo”.

Andrea Crisanti
il virologo Andrea Crisanti – foto di archivio

Galli: “Le regole devono rispettare una logica”

Per l’infettivologo Massimo Galli, invece, la mascherina andrebbe sì, indossata anche all’aperto, a patto che ci siano “varie altre persone in vicinanza”. Per l’esperto, infatti, “uno debba metterla mentre passeggia da solo”, o “se sale in montagna in cordata singola”, sarebbe “abbastanza un’assurdità”. Un’assurdità che “la gente percepisce come ridicola”, e quindi “rifiuta”.

Intervenuto durante la trasmissione “Agorà” su Rai 3, Galli ha poi definito “preoccupante” il rialzo dei nuovi casi di Covid-19 in Italia. Si tratta perciò di disposizioni e restrizioni “inevitabili”, anche se “bisogna che anche le regole abbiano le loro definizioni che rispettino una logica”. Per quanto riguarda l’obbligo di dispositivi di protezione anche all’aperto, allora, l’esperto ha dichiarato che sarebbe più logico spingere le persone ad averla sempre con sé e ad usarla “nel momento in cui si incontra altra gente”. “Questa è una disposizione logica, l’altra è una disposizione illogica e la gente la rifiuta”.


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Toti: “Un passo indietro inaccettabile”

Dal punto di vista del govenatore ligure Giovanni Toti, invece, l’introduzione dell’obbligo di indossare la mascherina ovunque in Italia anche all’aperto “sarebbe un passo indietro francamente inaccettabile“. Durante un intervento andando in onda su Radio1, il presidente della Linguria ha infatti apertamente dichiarato: “Ritengo che un provvedimento universale e identico per tutto il Paese senza tenere conto delle varie situazioni sia un passo indietro. Francamente un provvedimento che dovesse in qualche modo colpire i poteri delle Regioni lo riterrei gravemente intollerabile“.

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