Zanardi, perizie: a 50 km orari ha perso il controllo della handbike

Il tragico incidente del 19 giugno scorso nel quale è rimasto ferito gravemente Alex Zanardi, sarebbe stato causato dalla perdita di controllo della handbike guidata dall’ex pilota di Formula 1. Il pilota sarà sottoposto a nuovi interventi chirurgici. 

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Questo è quanto si afferma dopo le valutazioni collimanti presenti in due consulenze depositate nella cancelleria della Procura della Repubblica di Siena: quella del professor Dario Vangi, consulente del procuratore capo Salvatore Vitello e del pubblico ministero Serena Menicucci, e quella del professore Mattia Strangi, perito di parte dell’autista dell’autocarro, Marco Ciacci, 44 anni, trasportatore, residente a Castelnuovo Berardenga (Si), al momento indagato per lesioni colpose. C’è poi una terza perizia depositata in Procura, ed è quella della parte offesa, cioè della famiglia di Zanardi, che ha nominato l’ingegnere Giorgio Cavallin di Padova. Con questa nuova ipotesi si aprirebbe un nuovo scenario: quello in cui sarebbe stata una presunta invasione della corsia da parte del camion, che invece le altre due consulenze tecniche non avevano rilevato. Adesso la parola passa alla Procura senese che dovrà decidere se ordinare nuove indagini sulla base delle consulenze depositate oppure definire e concludere il procedimento. In quest’ultimo caso il pm potrebbe chiedere l’archiviazione per l’indagato Ciacci (il procuratore Vitello finora ha sempre parlato di “un atto dovuto”) oppure chiedere il rinvio a giudizio per lesioni colpose gravissime. Il 19 giugno scorso, dopo l’incidente avvenuto durante la manifestazione “Obiettivo Tricolore”, con altri atleti paralimpici, Zanardi sarebbe stato trasportato in elicottero al policlinico universitario dello Scotte a Siena e posto in coma farmacologico. Le sue condizioni furono definite “gravissime” dai medici e ancora oggi sta lottando per ricominciare a vivere serenamente.


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Nuovi interventi per Alex Zanardi

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Il 29 giugno è stato operato per la seconda volta al cervello. Sempre nell’ospedale senese è stato sottoposto ad un terzo intervento, questa volta di ricostruzione maxillo-facciale per il volto sfigurato dall’impatto con il camion. Il 21 luglio, dimesso dal policlinico di Siena, l’ex pilota di Formula 1, venne trasferito a Villa Beretta, nel Lecchese, un centro specialistico di recupero e riabilitazione funzionale. Pochi giorni dopo, il 24 luglio, Zanardi, è stato trasferito all’ospedale San Raffaele di Milano a causa di “condizioni instabili”. Venne poi ricoverato nella terapia intensiva neurochirurgica. Il 27  ci fu “una delicata procedura neurochirurgica eseguita dal professor Pietro Mortini, direttore dell’Unità operativa di neurochirurgia, per il trattamento di alcune complicanze tardive dovute al trauma cranico primitivo”. Lo scorso 19 agosto, Zanardi “ha risposto con miglioramenti clinici significativi”, come rese noto l’ospedale San Raffaele di Milano. Il 19 settembre i medici del San Raffaele hanno affermato che Zanardi iniziava a “reagire agli stimoli visivi e sonori”. L’ultimo bollettino medico del San Raffaele è del 24 settembre: si da il via ad “un ulteriore percorso chirurgico volto alla ricostruzione cranio facciale. Un primo intervento è già stato eseguito con successo, alcuni giorni fa, dal professor Mario Bussi ed è già in programmazione per le prossime settimane, un secondo intervento che sarà eseguito dal professor Pietro Mortini”.

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