La misura è stata bocciata il mese scorso, era stata chiesta dai responsabili del C.D.C. per tutti i mezzi di trasporto con il sostegno del ministero della Salute.
Lo ha rivelato il New York Times tramite due funzionari che hanno chiesto di rimanere anonimi. È stato bloccato il mese scorso dalla Casa Bianca il provvedimento approvato dal ministero della Sanità che avrebbe reso obbligatorie le mascherine sui mezzi pubblici e privati negli Stati Uniti. La proposta era stata avanzata dai responsabili del C.D.C. (Centers for Disease Control and Prevention, l’agenzia federale di controllo che fa capo al ministero della Sanità). «Ma alla Casa Bianca non hanno voluto neanche discuterne».
Non è stata nemmeno presa in considerazione
Dato l’elevatissimo numero di morti e contagi negli Stati Uniti, con New York tra i luoghi più flagellati, sarebbe stata sicuramente una misura indispensabile e la più stringente messa in campo a livello federale per combattere l’avanzata della pandemia. Il C.D.C. aveva emanato la disposizione nell’ambito dei suoi «poteri di quarantena» con il sostegno di Alex M. Azar II, il ministro della Sanità. Ma i capi della Task Force Coronavirus, guidata dal vice presidente Mike Pence, non l’hanno presa in considerazione.
La linea della Casa Bianca
Sarebbero state dunque obbligatorie le mascherine sulle metropolitane, i treni, i bus e gli aerei ma la linea della Casa Bianca è un’altra: le decisioni di questo tipo spettano alle autorità dei singoli Stati. Nessuna imposizione dunque a livello federale. «La loro idea è che la situazione in una città come New York sia molto diversa dal Montana», ha detto al Times uno dei funzionari che hanno dato la notizia dello stop presidenziale, chiedendo di restare anonimi non essendo autorizzati a rilasciare dichiarazioni. Eppure, il direttore del C.D.C. Robert R. Redfield ha dichiarato: «Sono lo strumento più potente per combattere il Covid e tutti noi dovremmo indossarle e dare l’esempio».
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Vecchi contrasti tra la Casa Bianca e l’agenzia federale
Sono contrasti ormai noti quelli tra la Casa Bianca e l’agenzia federale, per quanto riguarda la gestione della pandemia. Alla fine di settembre infatti, la Task Force guidata da Pence aveva annullato il blocco delle navi da crociera chiesto dal C.D.C. fino al prossimo febbraio. Il provvedimento era osteggiato tra l’altro dalla filiera del turismo in Florida, uno Stato molto importante nelle imminenti elezioni. Lo stesso ha fatto la Casa Bianca modificando e alleggerendo le linee guida messe a punto dal C.D.C. sulla riapertura delle scuole.
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L’opinione del radiologo di Trump
Anche secondo il radiologo di Trump, il dottor Scott W. Atlas, diventato il consigliere più vicino al presidente per quanto riguarda il Covid-19, le mascherine non sono considerate importanti per difendersi dal virus. Sara Nelson, presidente dell’Associazione del personale di bordo sugli aerei, dice al New York Times che una legge federale renderebbe più facile il compito delle compagnie. «In mancanza di una disposizione di legge, far rispettare la regola della mascherina è molto più difficile». Vallo a spiegare al vice presidente Pence e al suo capo. 
