Maggioranza a rischio in Senato, martedì per lo scostamento di bilancio

La maggioranza fa i conti, cerca disperatamente senatori in soccorso dagli altri gruppi, ma stavolta non è questione di trattative. Sono le assenze per il Covid a pesare sul voto per lo scostamento di bilancio. Esiste una soluzione? 

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La questione è politica ma anche istituzionale e pesa sul voto che si annuncia mercoledì e giovedì sulla Nadef, la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, e soprattutto sullo scostamento di bilancio. Alla Camera la questione nei giorni scorsi era stata affrontata, dopo che per due volte era mancato il numero legale sul voto per la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio del 2021. L’ operazione era stata spinta dall’opposizione che si era accorta delle molte assenze tra le fila dei giallorossi. La Giunta per il regolamento della Camera è intervenuta e ha deciso di considerare in «missione»  quindi assenti giustificati i deputati impossibilitati a esserci. Così, almeno per i voti ordinari, la situazione è migliorata.


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Ma stavolta è diverso. Perché se per la Nadef è sufficiente la maggioranza semplice, per lo scostamento di bilancio ne serve una qualificata, a  prescindere da assenti e presenti. Mercoledì, dalle 16, si comincia alla Camera, giovedì sarà il turno del Senato. Nel fine settimana i deputati ancora in isolamento fiduciario erano scesi a 28. Ma resta l’incognita sui numeri e sulla effettiva presenza di 316 deputati della maggioranza. Se non si presenteranno il proveddimento verrà approvato. Tanto più se alle assenze per Covid si dovesse sommare un nuovo blitz delle opposizioni.


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Ancora peggiore la situazione al Senato, dove serve la metà più uno dei componenti: 161. Le assenze giustificate non fanno diminuire il quorum, che rimane bloccato a 161. Quattro senatori, tra pd e cinque stelle sono risultati con tampone positivo e uno in isolamento. Erano 7-8 qualche giorno fa e nessuno può sapere se aumenteranno o diminuiranno entro il voto di giovedì. Il gruppo Misto è considerato un ventre molle dove qualche senatore potrebbe decidere di votare con la maggioranza. Una situazione al limite che inquieta non poco e ha fatto sperare la maggioranza in un aiuto di Forza Italia. La stessa ha però smentito decisamente. Eppure, protestano dal Partito democratico, allo scostamento di bilancio, che è un atto politico che riguarda il futuro del Paese, Forza Italia ha già votato a favore in passato. Ma ultimamente qualche crepa nel partito c’è stata: Raffaele Fantetti, ieri ha lasciato il gruppo per aderire al Maie e appoggiare il governo Conte. Paolo Romani, di «Cambiamo» (il Movimento di Giovanni Toti) spiega, infine: “Io credo che il premier Conte dovrebbe andare dal capo dello Stato e affrontare il problema. Che è istituzionale, non politico. Va affrontato pubblicamente, perché si potrà ripetere in futuro”.

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