Viviana Parisi, la sorella Denise interviene sull’ipotesi suicidio

Morte di Viviana Parisi, parla la sorella Denise, che rispedisce al mittente le ipotesi di suicidio. “Finalmente trovo il coraggio di intervenire e spiegare le caratteristiche di Viviana. Era forte e coraggiosa, non si sarebbe uccisa”

Viviana e Gioele – meteoweek.com

 

“Sono Denise, la sorella di Viviana Parisi e zia del piccolo Gioele. Finalmente ho trovato la forza di parlare e di raccontare chi veramente fosse mia sorella”. Dopo tre mesi dalla morte della mamma 43enne e del piccolo Gioele, la sorella Denise ha preso la parola con un videomessaggio per dare la sua versione dei fatti. Aggiungendo alla ricostruzione alcuni particolari che risultano essere interessanti.

Ha rotto il silenzio per raccontare come stesse sua sorella prima del tragico 3 agosto, quando si è smarrita col figlioletto nei boschi dopo un incidente stradale. Il messaggio è stato inviato alla redazione di ‘Quarto Grado’, la trasmissione che ha seguito la vicenda di vicino nelle ultime settimane.

“Amava la famiglia ed era innamorata di suo figlio. Dopo il lockdown era di buon umore”

“Sono Denise, la sorella di Viviana e zia del piccolo Gioele. Finalmente ho trovato la forza di parlare e di raccontare chi veramente fosse mia sorella. Si è parlato di una donna fragile, che leggeva Bibbia, di una ex dj, ma mia sorella non era solo questo. Era una persona forte, coraggiosa, una mamma innamorata di suo figlio e di suo marito. È sempre stata – spiega nel messaggio video – una ragazza allegra generosa e con tanta voglia di vivere. Amava la sua famiglia e viveva per loro e non avrebbe mai commesso un gesto estremo, come all’inizio si era detto. Si è parlato anche della Bibbia quasi come fosse un peccato, quando invece mia sorella essendo credente praticante la leggeva come noi consultiamo i nostri cellulari.

È vero che durante il lockdown ha attraversato un periodo difficile perché temeva che succedesse qualcosa a Gioele e Daniele. Ma finito il lockdown piano piano stava reagendo. Io sono stata una settimana con lei e stava bene e insieme abbiamo condiviso giornate felici. Era un po’ stanca, sì, ma era sorridente, solare e soprattutto con la tenacia di prendere in mano la sua vita. E per questo che noi come famiglia vogliamo arrivare a capire cosa è successo. Vogliamo solo giustizia”.

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Le indagini, intanto, proseguono. Dagli ultimi rilievi sui veicoli incidentati sarebbero emersi danni ingenti che confutano l’ipotesi di un ‘incidente banale’ di cui si era parlato nei primi giorni delle indagini. Si è scoperto, inoltre, che a perdere il controllo non sarebbe stata Viviana con la sua utilitaria. Elementi che possono ribaltare le prime supposizioni.

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