Mafia: sequestro beni da 250mila euro per Diego Guzzino

I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un sequestro da 250 mila euro nei confronti di Diego Guzzino, 72 anni, di Caccamo (Pa), già condannato in primo grado per associazione mafiosa nel 2016.

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Il provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, su
richiesta della procura, ha fatto scattare i sigilli a un immobile, destando sospetti anche su alcuni rapporti bancari. Guzzino era stato condannato in via definitiva nel 2008 per associazione mafiosa a 7 anni di carcere. Nel 2016, era stato arrestato di nuovo nell’ambito dell’operazione “Black Cat”, accusato di aver diretto la famiglia mafiosa di Caccamo.


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In base alle indagini delle forze dell’ordine Guzzino si incontrava con uomini d’onore anche di altri mandamenti. Con sentenza d’appello Guzzino è stato condannato a 8 anni e 8 mesi di reclusione e a marzo è stato posto agli arresti domiciliari. Dagli accertamenti economico-patrimoniali si è vista una significativa sproporzione, pari ad oltre 270.000 euro, tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati nel tempo. così sono scattate le perquisizioni. Il Tribunale di Palermo ha così disposto il sequestro di una villa, con relative pertinenze, ubicata nel residence “Mareluna Village” a Campofelice di Roccella, località balneare nella provincia di Palermo. Inoltre ha sgominato diversi rapporti bancari illeciti, per un valore stimato di circa 250 mila euro.


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Diego Guzzino ha diretto la famiglia mafiosa di Caccamo. Il boss, sostengono gli inquirenti, “risulta tra i personaggi che hanno caratterizzato la storia criminale di Caccamo quantomeno dagli anni ’80, come riscontrato anche dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia”. Anche dopo la condanna del 2008, avrebbe “continuato successivamente ad accrescere il suo spessore criminale all’interno della famiglia mafiosa di Caccamo, ponendo in essere comportamenti finalizzati ad agevolare Cosa nostra”.

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