Coronavirus, in Puglia Emiliano ha chiuso le scuole

In Puglia Emiliano ha preso la difficilissima decisione di chiudere tutte le scuole: i contagi da Covid continuano a correre.

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L’annuncio di Emiliano è deflagrante: “Abbiamo dovuto prendere una decisione difficile, quella di sospendere la didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado”
“Nelle scuole primarie abbiamo numeri pesantissimi, restano
escluse dal provvedimento le scuole per l’infanzia, dove la
frequenza non è obbligatoria”, ha aggiunto. “Abbiamo verificato – ha concluso – che l’aumento dei contagi è coinciso con la riapertura delle scuole”. Il governatore della Puglia ha poi confermato che il blocco inizierà venerdì: “Da venerdì 30 ottobre 2020 è sospesa l’attività didattica in presenza nelle scuole pugliesi di ogni ordine e grado”.”Le attività in presenza – spiega Emiliano – saranno possibili solo per i laboratori e per le esigenze di frequenza degli alunni con bisogni educativi speciali. La decisione è stata presa di fronte all’evidenza dei dati rilevati dai Dipartimenti di Prevenzione“. D’altra parte non si poteva più rimandare: tredici decessi in un giorno e un nuovo picco di positivi Covid ricoverati. Sono stati 64 in 24 ore mentre i nuovi positivi, a fronte di 6.437 tamponi effettuati, sono stati 772, mai così tanti: 359 in provincia di Bari, 39 in provincia di Brindisi, 86 in provincia BAT, 117 in provincia di Foggia, 39 in provincia di Lecce, 127  in provincia di Taranto, 4 attribuiti a residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota. Record di decessi, purtroppo, come detto: 3 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 1 in provincia Bat, 7 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 537.592 test. 6.217 sono i pazienti guariti. 9.437 sono i casi attualmente positivi.

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“Dai dati rilevati dai Dipartimenti di Prevenzione – spiega l’assessore regionale alla Salite, Pier Luigi Lopalco – emerge un notevole incremento dell’andamento dei contagi correlati a studenti e personale scolastico degli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Ciascun evento di positività attiva una ingente carico di lavoro sul servizio sanitario. Essendo i soggetti inseriti in una classe. Uno studente positivo genera almeno una ventina di contatti stretti più quelli familiari. Se ad essere positivo è un docente che ha in carico più classi, questo numero si moltiplica ulteriormente. Tradotto significa: migliaia di persone in isolamento fiduciario di almeno 10 giorni per contatto stretto, con tutti i disagi a carico delle famiglie specie quando sono i più piccoli a essere messi in quarantena. Ma significa anche migliaia di ore di lavoro per gli operatori dei dipartimenti di prevenzione, perché devono effettuare i tamponi, la sorveglianza sanitaria e le attività di tracciamento, a cui si aggiunge l’enorme carico di lavoro dei laboratori per l’analisi dei tamponi. Inoltre gli studi dei pediatri nelle ultime settimane sono stati presi d’assalto dalle centinaia di genitori che avevano bisogno dei certificati per la riammissione a scuola“.

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