“C’è il Covid, niente chemio”: così è morta Kelly Smith

La donna è morta a soli 31 anni per via di un tumore all’intestino. Kelly Smith ha dovuto rinunciare ai trattamenti per guarire, a causa delle carenze sanitarie nel Regno Unito, causate dall’emergenza Covid.

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Kelly Smith non ce l’ha fatta – meteoweek.com

L’emergenza Covid ha causato migliaia di morti in giro per il mondo. Ma le conseguenze di questa pandemia si sono viste anche dal punto di vista sanitario e nel trattamento di altre malattie e patologie. Purtroppo, il caso di Kelly Smith è diventato emblematico a livello internazionale e ha mostrato le carenze strutturali e sanitarie in alcuni ospedali. La donna è morta a soli 31 anni, ma non dopo aver contratto il Covid-19. Kelly, infatti, è morta per le conseguenze di un tumore all’intestino che l’ha colpita alcuni mesi fa, ma soprattutto a causa delle carenze sanitarie del Regno Unito.

Questa tragedia poteva ovviamente essere evitata con le giuste precauzioni da parte dell’ospedale in cui era ricoverata. La storia di Kelly è stata raccontata sulle pagine del Daily Mail. Qui si legge la testimonianza dei familiari della giovane donna, oltre che di altri malati di tumore che temono di fare la sua stessa fine. Kelly Smith era una ragazza inglese che lavorava presso un centro estetico. Nel mese di marzo le hanno comunicato l’interruzione della terapia per curare dal tumore, tre anni dopo l’inizio del primo ciclo di chemioterapia e immunoterapia.

Kelly Smith ha perso la vita tre mesi dopo l’interruzione delle sue terapie. Aveva già fatto capire di aver paura di morire, e non tanto per la diffusione a macchia di leopardo del Covid nella nazione. Ma in un certo senso, proprio la pandemia è costata la vita alla donna di 31 anni. L’interruzione delle terapie, infatti, è stata causa da una scelta del Sistema Sanitario Nazionale britannico. Di fatto bisognava stabilire chi dovesse essere curato e chi no. E in quel caso, i malati di Covid hanno preso il sopravvento su altre patologie, talvolta ben più gravi dello stesso Coronavirus.

Kelly Smith, morta a 31 anni – meteoweek.com

Ne ha fatto le spese Kelly, e ora la sua esperienza servirà per scuotere le coscienze all’interno del Governo. Tanto che Mandy, la mamma della 31enne, e il suo compagno Craig hanno avviato una petizione con cui sono già state raccolte oltre 316mila firme. L’obiettivo di questa petizione è quella di chiedere al Governo di porre fine ai ritardi nel trattamento del cancro a causa della pandemia. E c’è stato anche un confronto con il ministro della salute Hancock: “Il cancro è una minaccia molto più grande di quanto il Covid possa mai essere. Ogni giorno 500 persone muoiono di cancro e quei numeri stanno iniziando ad aumentare perché non ci sono cure. Purtroppo è troppo tardi per Kelly, ma c’è ancora tempo per salvare altre persone“.

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Ma ci sono anche altre testimonianze, molto simili a quella di Kelly Smith. C’è il caso di Beth Purvis, una 41enne che ha anche due figli a carico: a lei è stata annullata l’operazione per asportare il tumore al polmone, e nel frattempo si è espanso fino al cervello. E poi c’è Maxine Smith, un’altra donna di 31 anni anch’essa mamma di due bambini. Lei ha invece un tumore cervicale, ma nel suo caso le cure sono state riattivate dopo una iniziale sospensione. La donna è stata dichiarata fuori pericolo, tanto da aver anticipato il suo matrimonio.

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Non sono ovviamente mancate le critiche da parte di opinione pubblica e opposizione politica alle scelte del Governo. In primis quella di Duncan Smith, ex leader del partito dei Tories: “Questa ossessione per un problema, il Covid, è disastrosa. Un secondo blocco sarebbe un disastro assoluto in termini di salute: meno malati di cancro riceveranno cure e ci saranno più morti”. Il nuovo leader dei laburisti Keir Starmer si è espresso così: “Il cancro non è una malattia in cui si possono mettere le persone in disparte per tre mesi”.

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