Aveva materiale pedopornografico estremo, un arresto a Genova

Deteneva materiale pedopornografico, con foto e video di neonati e violenze estreme su minori: arrestato un pedofilo di Genova. L’uomo aveva precedenti, e aveva scontato il carcere nel Regno Unito.

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foto di repertorio – Genova, pedofilo arrestato

Nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto dei crimini in materia di violenza su minori, nelle scorse ore la Polizia Postale di Genova ha tratto in arresto un cittadino italiano di 52 anni, disoccupato, per detenzione di ingente quantità di materiale prodotto attraverso lo sfruttamento sessuale di bambini. Secondo quanto si apprende, nel corso della persquisizione locale e informatica gli operatori della Polizia Postale avrebbero rinvenuto migliaia di video podopornografici, tra i quali alcuni che mostrano violenze sessuali perpetrate su neonati.

Già condannato per violenza sessuale nel Regno Unito

Il 52enne arrestato, riportano le fonti, era stato già segnalato e condannato dalle forze dell’ordine britanniche per precedenti dello stesso tipo. L’uomo, infatti, risultava iscritto all’Anagrafe degli italiani all’estero perché residente a York nel Regno Unito, dove aveva ricevuto una condanna per violenza sessuale perpetrata su minore.


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Nel 2016, però, il 52enne era stato espulso dal Regno Unito, sotto l’accusa di detenzione di video e immagini pedopornografiche – fatto che gli era costano anche un periodo di tre mesi da trascorrere in carcere. Con l’espulsione dal Paese che pendeva sulla sua testa, l’uomo sarebbe quindi tornato in Italia. Sempre secondo quanto apprendono le fonti, però, pare che non abbia mai dichiarato la sua situazione penale alle autorità italiane, tanto da aver addirittura fornito false dichiarazioni alla frontiera. Inoltre, prima di (ri)stabilirsi definitivamente nella città di Genova, l’uomo non avrebbe mai effettuato la sua registrazione in Italia.


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Durante le operazioni che nelle scorse ore hanno portato in via definitiva al suo arresto, gli uomini della polizia avrebbero ritrovato migliaia di media file, tra immagini e video (più di 3000 accertati), sui suoi dispositivi. Inoltre, il 52enne è risultato essere molto attivo anche in diverse chat illecite e su varie applicazioni di messaggistica istantanea anche criptate (quali Telegram, Whatsapp e Tam Tam), dove richiedeva ed effettuava costantemente lo scambio di immagini pedopornografiche anche molto estreme.

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