Meghan non vuole tornare a Londra: l’ultimo espediente della Markle

Meghan Markle non ha alcuna intenzione di tornare a Londra: l’ex attrice ha trovato la sua dimensione lontano dalla famiglia reale.

Meghan Markle
Meghan Markle

Continua la battaglia in tribunale tra Meghan Markle e i due tabloid britannici citati da lei in giudizio.

La moglie del principe Harry si è scagliata contro il Daily Mail e il Mail on Sunday, agendo per vie legali.

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Meghan Markle: il processo che la riporterebbe a Londra

Il processo che la vede protagonista, però, potrebbe subire uno slittamento dell’ultimo minuto. Secondo quando scrive il Sun, infatti, la duchessa di Sussex starebbe facendo di tutto per rimandare il momento in cui dovrà presentarsi di fronte all’Alta Corte di Londra.

La data attualmente fissata è quella di lunedì 11 gennaio, e il processo si terrà per dieci giorni, giorni nei quali la Markle dovrà restare a Londra. Ma la duchessa non ne ha alcuna intenzione: lo staff legale dell’ex attrice americana, infatti, avrebbe chiesto di aggiornare il caso e di rimandare l’udienza.

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Meghan lotta contro due tabloid britannici

Se la richiesta di rinvio sarà accettata, Meghan non dovrà testimoniare a gennaio. Ma non è tutto: gli avvocati della moglie di Harry stanno cercando in tutti i modi di opporsi ad alcuni elementi della difesa, come l’utilizzo della biografia non autorizzata «Finding Freedom».

Meghan Markle
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A fine settembre l’Alta Corte londinese aveva infatti stabilito che i due tabloid potessero usare quel libro a sostegno della propria tesi. Nel corso di una precedente udienza la difesa aveva sostenuto che Harry e Meghan avessero «collaborato» alla stesura, dimostrandosi così non contrari alla divulgazione di questioni personali.

Meghan e i suoi avvocati si sono prontamente pronunciati contro questa tese, ritenuta «cospiratoria», mentre la giudice Francesca Kayne ha autorizzato a inserire «Finding Freedom» nelle linee difensive, dichiarando: “Meghan sapeva a cosa andava incontro quando ha fatto partire la causa”.

Dal punto di vista legale i prossimi mesi saranno decisivi per la risoluzione del caso.

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