Una coppia di marocchini è stata vittima di una brutale aggressione ad opera di cinque nord-africani. L’uomo è stato massacrato di botte, mentre la donna ha subito una violenza sessuale di gruppo. Il movente è ancora sconosciuto. 
Una coppia di marocchini, mentre viaggiava nella sua auto, è stata costretta a fermarsi da quatto uomini su due scooter. L’uomo, 43 anni, è stato massacrato con calci e pugni e sfregiato al volto e alle gambe con un coltello. Gli aggressori lo hanno abbandonato sulla strada sanguinante. La donna, 37 anni, dopo avere subito le medesime sevizie è stata invece trascinata prima in una vigna vicino, dove ha subito una violenza sessuale di gruppo. Successivamente la hanno caricata a forza su una delle moto e trasportata in una abitazione. Lì è continuata per ore la brutale tortura. Le forze dell’ordine sono state avvertite da un passante che ha udito le urla della donna. Quattro uomini e una donna, che ha fatto da complice, tutti nord-africani, sono stati arrestati.
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L’aggressione alla coppia di marocchini
I fatti sono avvenuti nella notte tra lunedì 2 e martedì 3 novembre nella Bassa Reggiana, tra Novellara e Correggio. Gli autori dell’aggressione sono stati colti in flagranza di reato dagli agenti di polizia delle stazioni di Correggio e Novellara mentre stavano ancora seviziando la trentacinquenne presso l’abitazione in via Canolo. A salvare la donna l’arrivo di un passante nei pressi della casa, il quale ha sentito le urla di dolore e ha avvertito le forze dell’ordine, che hanno fatto irruzione. Nel corso della perquisizione sono state trovate armi, capi di abbigliamento sporchi di sangue e oggetti di proprietà delle vittime.
Gli aggressori sono cinque nord-africani, due dei quali si trovano irregolarmente sul territorio nazionale. Si tratta di Mustapha Fadli (29 anni, irregolare e domiciliato a Correggio), Rafik Fadli (24 anni, irregolare e domiciliato a Correggio), Abdeljabar Lahouidag (26 anni residente a Noceto, in provincia di parma), Mohamed Benabbou (45 anni domiciliato a Sant’Ilario d’Enza) e una donna, Ghizlane Hassouni (25 anni residente a Montichiari, in provincia di Brescia).
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Il movente dell’orrore in stile Arancia Meccanica non è ancora chiaro agli inquirenti. Quel che è certo è che le vittime, un marocchino 43enne residente a Sorbolo, in provincia di Parma, e la fidanzata, connazionale 37enne, residente a Reggio Emilia, conoscevano almeno uno degli aggressori. La coppia si trova adesso ricoverata all’ospedale di Parma. I due marocchini sono gravi ma non in pericolo di vita.
