Coronavirus, nel nuovo Decreto c’è anche lo stop alle crociere

Palazzo Chigi a lavoro su un nuovo Decreto per cercare di arginare la diffusione del Coronavirus. Le misure, al vaglio delle Regioni e del Governo, vanno a sostituire i provvedimenti stabiliti dal decreto del 24 ottobre. 

Il nuovo Decreto sarà in vigore da giovedì fino al 3 dicembre 2020. Il tentativo è quello di cercare di arginare la diffusione del Coronavirus, che oggi ha contato più di 20.000 casi e quasi 400 decessi. Stando alle bozze del Decreto circolate fino a questo momento, sono bloccate le crociere da parte dalle navi passeggeri di bandiera italiana. “Al fine di contrastare il diffondersi del coronavirus – si legge nella bozza del nuovo Dpcm – si prevede lo stop dei servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana”. Sono invece salve le crociere in atto entro l’8 novembre. Stando al provvedimento, è inoltre consentito alle navi di bandiera estera, impiegate in servizi di crociera, l’ingresso nei porti italiani. Esclusivamente, però, ai fini della sosta.

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Cosa prevede il testo

Come già annunciato nel suo intervento alla Camera prima e al Senato poi da Giuseppe Conte, non ci sarà un lockdown nazionale ma si procederà, piuttosto, a chiusure regionali e locali in base al grado di rischio e ai livelli di ogni singola zona. Zone rosse, zone gialle e zone verdi: in quelle rose, stop alle attività dei negozi e mercati. Si legge infatti nella bozza: “Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le
attività di vendita di generi alimentari”. Il provvedimento ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione, salvo la consegna a domicilio l’asporto consentito fino alle
22, e le attività sportive.

Resta invece consentita l’attività motoria in prossimità della propria abitazione, con obbligo della mascherina, esclusivamente all’aperto e in forma individuale. Nelle zone arancioni restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti. Limitato in queste zone anche “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza”, salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità. Sarà il Ministero della Salute a fissare i presupposti che pongono una Regione nello scenario 3 , con elevata gravità; o nello scenario 4, massima gravità e livello di rischio alta. E sarà fatto con con “frequenza almeno settimanale”.

Potenziato lo smart working

Le altre misure previste dalla bozza prevedono il potenziamento dello smart working ai “massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato, e ingressi differenziati del personale”. In particolare, le pubbliche amministrazioni dovranno
assicurare percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibilmente con le potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato. Stop anche alle crociere, mentre stando ancora alla bozza, è previsto che a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale sia consentito “un coefficiente di
riempimento non superiore al 50 per cento”. 

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