Quando è stato scrutinato il 99% dei voti Joe Biden passa per la prima volta in vantaggio in Georgia. Ora ha 917 voti in più di Donald Trump.
Ora Biden è al 49,39% con 2.449,371 voti a suo favore. Trump è al 49,37% con 2.448,454
voti. La Georgia mette in palio 16 grandi elettori anche se il conteggio procede lento, lentissimo. Il mondo è ancora in attesa dei risultati delle presidenziali americane, ma quello che emerge di ora in ora è che lo scrutinio del voto per posta continua a far rimenere in vantaggio Joe Biden, che nella notte (italiana) ha più che dimezzato la distanza da Donald Trump in Pennsylvania.
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Ma è in Georgia, Stato tradizionalmente repubblicano, che si sta realmente concretizzando il sorpasso. Il vantaggio ora è di 900 voti con solo l’1% delle schede da scrutinare. Una manciata di voti che potrebbe segnare un risultato storico in uno Stato che non sceglie un presidente democratico dal 1992, quindi dai tempi di Bill Clinton. Un segnale di cambiamento?
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La vittoria dei 16 elettori della Georgia non consegnerebbe le chiavi della Casa Bianca a Joe Biden, che dovrebbe raggiungere la soglia dei 270 (la maggioranza sul totale dei 538) ma gli analisti concordano su un punto: senza Georgia, sfuma il secondo mandato del tycoon. Intanto prosegue il conteggio e la partita resta aperta anche in Arizona e Nevada. Occhi puntati sulla Pennsylvania, che la campagna elettorale democratica è certa di conquistare per quanto la preferenza repubblicana sia passata dai 600mila voti iniziali ai 18mila di adesso. E con i soli 20 elettori della Pennsylvania, per Biden la partita sarebbe chiusa. Trump potrebbe solo rimanere a guardare.
