Calabria, Conte: “Il commissario alla sanità Cotticelli va sostituito subito”

Conte annuncia la sostituzione del commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli, con effetto immediato. Il provvedimento arriva dopo una partecipazione molto discussa di Cotticelli alla trasmissione Rai Titolo V: durante il programma avrebbe detto di non sapere che fosse suo compito preparare il piano Covid della Regione

conte cotticelli - meteoweek.com

“Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità”. Ad affermarlo è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo quanto emerso nella trasmissione Rai Titolo V. All’interno dell’inchiesta il commissario Cotticelli, intervistato sul piano anti-Covid e sul numero di terapie intensive, è apparso sbigottito. E ha lasciato sbigottiti. Davanti alle telecamere avrebbe scoperto che l’attivazione del piano anti-Covid spettava a lui.


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Sul provvedimento del premier Conte interviene anche il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, anche lui durissimo su Cotticelli: l’attuale commissario alla sanità “non può restare al suo posto un minuto in più. Il governo darà corso alla nuova nomina, sulla base del nuovo commissariamento deciso in CdM. La Zona Rossa però è il frutto non di una decisione politica, ma di un Rt elevatissimo e di gravi inadempienze nell’organizzazione regionale, nonostante le importanti risorse stanziate in questi mesi”. Poi ancora: “Una sola cosa è certa: tutto questo non può essere pagato dai cittadini calabresi. Con il decreto di stanotte arriveranno i primi importanti ristori per gli imprenditori, i lavoratori e i cittadini colpiti dalle restrizioni. Soprattutto, sul fronte sanitario vanno recuperati con tutta l’urgenza del caso i ritardi (storici e attuali) per tutelare i diritti dei calabresi. Basta polemiche. E ciascuno faccia fino in fondo la sua parte. È in gioco la vita e la dignità dei cittadini”, sottolinea.

Arrivano le dimissioni di Cotticelli

Intanto l’ormai ex commissario alla Sanità Cotticelli sta presentando le sue dimissioni al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri. A confermarlo fonti del ministero della Salute, che precisano: il potenziamento della rete ospedaliera di emergenza “è stato adottato dalla struttura commissariale della Regione Calabria il 18/06/2020, integrato il 3/7/2020, approvato dal ministero della Salute il 16/7/2020 e successivamente inviato al Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, così come fatto nelle stesse settimane per tutte le altre Regioni. I termini e le procedure dei piani per aumentare la dotazione di terapie intensive sono gli stessi anche per le Regioni commissariate che li hanno adottati nei tempi previsti”. Si attende ora, già nelle prossime ore, la nomina del nuovo Commissario per la Calabria.

“Il piano anti-Covid devo farlo io? Non lo sapevo”

Pessima la figura di Saverio Cotticelli, Commissario ad acta alla Sanità in Calabria, che intervistato alla trasmissione Titolo V cade dalle nuvole su zona rossa, piano anti Covid e posti letto. Prima prova a fornire spiegazioni pretestuose: “Non è così, le spiego subito. Io non sono il responsabile. Hanno sbagliato a fare… Si sono dimenticati che c’erano due regioni commissariate, la Calabria e il Molise, per cui si son dimenticati e hanno dato l’incarico al presidente della Giunta”. Poi, incalzato dal giornalista, si ferma in lunghi attimi di silenzio, si smentisce e viene anche rimproverato dalla vice Maria Crocco: “La devi finire! Quando fai queste cose devi andare preparato”. Il giornalista prosegue domandando: “Lei a giugno si accorge che non c’era il piano Covid e cosa fa?”. La risposta del commissario: “Pongo un quesito al Ministero e dico ‘chi è che deve fare il piano operativo Covid?’”. Il giornalista a quel punto chiede di vedere il parere ministeriale. Cotticelli legge il parere del ministero e scopre, durante l’intervista, che il piano Covid era sua responsabilità: “Sono io il responsabile”. Poi aggiunge, sapendo di mentire: “La settimana prossima è pronto”. Infine, dopo lunghi e imbarazzanti secondi di silenzio: “Cosa vuole che le dica? Tanto io domani mattina sarò cacciato”.


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Il piano operativo per la gestione dell’emergenza Covid era stato richiesto a marzo dal Governo con l’entrata in vigore del decreto legge Cura Italia. Il Consiglio dei Ministri in quell’occasione aveva varato le risorse per il potenziamento del servizio sanitario nazionale. Ma non finisce qui. Alla domanda sui posti in terapia intensiva – che andavano implementati entro il 3 novembre – Cotticelli farfuglia qualcosa, mischia le carte, non fa capire se siano stati già attivati e quanti siano quelli attivati. Chiede aiuto a chi sta dietro le telecamere: “Quanti posti abbiamo in terapia intensiva?”. La risposta da parte di un uomo, non inquadrato: “Ne abbiamo attivati altri 55”. Poi l’intervistatore chiede: “Ma qual è la fonte?”. Risposta: “Io faccio l’usciere”.

 

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