Renzi, Boschi e Lotti indagati per finanziamento illecito ai partiti

La notizia proverrebbe dal quotidiano La Verità e sarebbe poi stata confermata dall’agenzia Ansa: Renzi, Boschi e Lotti sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati presso la procura di Firenze all’interno dell’inchiesta sulla fondazione Open. L’attuale leader di Italia Viva sarebbe accusato di finanziamento illecito ai partiti.
renzi indagato - meteoweek.com
(Da Getty Images)

L’ex premier Matteo Renzi sarebbe stato iscritto nella lista degli indagati presso la procura di Firenze. Al centro dell’inchiesta, la fondazione Open. Insieme a lui sarebbero stati iscritti anche l’ex ministra Maria Elena Boschi e l’attuale deputato del Pd, Luca Lotti. L’accusa sarebbe di finanziamento illecito ai partiti in relazione ai fondi gestiti dalla fondazione che organizzava la Leopolda. E’ quanto riportato in un primo momento dal quotidiano La Verità e poi confermato dall’agenzia Ansa. Per questo il senatore Matteo Renzi insieme agli altri indagati (Marco Carrai, Alberto Bianchi, Maria Elena Boschi e Luca Lotti) avrebbe ricevuto l’avviso di garanzia, la notifica della procura di Firenze a comparire nei suoi uffici per il prossimo 24 novembre. Gli indagati saranno interrogati dai pm Luca Turco e Antonio Nastasi. Nella nota si legge: “Bianchi, Carrai, Lotti e Boschi, componenti del consiglio direttivo della fondazione Open, riferibile a Matteo Renzi (e da lui diretta), articolazione politico organizzativa del Partito Democratico (corrente renziana)”, avrebbero ricevuto contributi per 7,2 milioni di euro “in violazione della normativa” sul finanziamento ai partiti. I soldi sarebbero stati destinati “a sostenere l’attività politica di Renzi, Lotti e Boschi e della corrente renziana”. Inoltre, Renzi Lotti e Boschi avrebbero ricevuto “dalla fondazione Open contributi in forma diretta e indiretta, in violazione della normativa” relativa al finanziamento ai partiti.


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Stando a quanto emerso fino ad ora, l’ipotesi di reato riguarderebbe, quindi, il flusso di soldi gestito dalla fondazione Open dal 2012 al 2018. All’interno della fondazione sarebbero confluiti, secondo l’accusa, circa 7,2 milioni di euro in violazione delle norme sul finanziamento ai partiti. Proprio per questo all’interno dell’inchiesta sono già stati iscritti al registro degli indagati l’ex presidente di Open Alberto Bianchi e l’imprenditore Marco Carrai. La guardia di finanza starebbe allora portando avanti le dovute indagini sui contributi in denaro versati da più finanziatori alla fondazione Open. Più nello specifico gli importi sotto osservazione sarebbero: 671.961 euro nel 2012; 700.720 nel 2013; 1.096.283 per il 2014; 452.585 euro per il 2015; 2.105.899 euro nel 2016; 1.017.763 nel 2017 e 1.159.856 nel 2018.


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Stando a quanto riportato dalla Verità la documentazione sarebbe stata acquisita in occasione delle perquisizioni effettuate lo scorso anno all’interno della fondazione. In quel caso i finanzieri avrebbero analizzato i finanziamenti ricevuti da oltre 30 imprenditori.

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