Covid, ricoverato lo scrittore Marco Santagata: è in coma irreversibile

Marco Santagata è ricoverato in gravi condizioni. Lo scrittore e docente ha contratto il Covid-19. I medici hanno dichiarato che si trova in coma irreversibile.

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Marco Santagata, scrittore e docente di Zocco ricoverato in fin di vita a Pisa – meteoweek.com

Marco Santagata è uno dei tanti italiani che sta lottando tra la vita e la morte dopo avere contratto il Covid-19. Lo scrittore e direttore del Dipartimento di Studi italianistica dell’Università di Pisa è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale del comune toscano. Le sue condizioni di salute erano già precarie e, adesso, si trova in coma irreversibile. Lo ha comunicato la famiglia a seguito della falsa notizia della sua scomparsa.

A nome di tutta la mia famiglia, vi ringraziamo per i tantissimi messaggi di stima e di affetto che stiamo ricevendo. Marco Santagata versa purtroppo attualmente in gravi e irreversibili condizioni all’ospedale di Pisa. Ancora grazie per la vostra vicinanza“, hanno scritto i familiari del critico letterario originario di Zocco.

Chi è Marco Santagata?

Marco Santagata ha 73 anni ed è originario di Zocco, in provincia di Modena. Studioso di fama internazionale di Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca nonché professore ordinario di Letteratura ordinaria presso l’Università di Pisa, dove ricopre anche il ruolo di direttore del Dipartimento di Studi italianistica. Negli anni ha pubblicato diversi libri.

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Marco Santagata lotta tra la vita e la morte – meteoweek.com

Tra questi il romanzo ’Il maestro dei santi pallidi’, pubblicato nel 2003, che ha vinto il premio Campiello nello stesso anno. La storia parla sostanzialmente della sua terra, nell’Appennino, a cui è molto legato. Nel 2006 lo scrittore parlò di questa sua opera a 150 studenti delle scuole superiori di Pavullo, Montombraro di Zocca, Montese e Porretta Terme, all’interno dell’oratorio di Monteforte dove sono conservati alcuni affreschi il cui autore è ignoto ai quali si era ispirato per il libro.

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È stato un sessantottino, ma tradizionalista. Non è mai mancato a Zocca per la ricorrenza dei Santi, a volte è venuto a Capodanno e il mese di agosto lo ha sempre trascorso nella casa sua e dei suoi fratelli Giovanna e Giulio“, racconta suo cugino Pierpaolo Santagata di Zocca.

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