L’arresto di Alberto Genovese, la difesa: ancora molte zone d’ombra

Ci sono “ancora molte zone d’ombra nella ricostruzione delle ore che Alberto Genovese e la persona offesa hanno passato insieme. La vicenda appare più complessa.

alberto genovese arresto

Ci sono “ancora molte zone d’ombra nella ricostruzione delle ore che Alberto Genovese e la persona offesa hanno passato insieme. La vicenda appare più complessa (…) e risulta doveroso un approfondimento di molti temi sui quali noi stessi abbiamo disposto degli accertamenti di parte”. Lo dichiarano Davide Luigi Ferrari e Marco Stucchi, i difensori dell’imprenditore, in carcere con l’accusa di aver prima reso incosciente con un mix di droga e poi stuprato una 18enne nel suo appartamento a Milano. I due legali hanno affermato inoltre dopo aver “letto attentamente l’ordinanza del gip e estratto copia del fascicolo di indagine” e hanno sottolineato che il loro assistito non ha “mai avuto intenzione di scappare, né tantomeno a bordodi un jet privato che non possiede”

Ulteriori accertamenti, le tracce biologiche

Puntano a definire con ulteriori accertamenti, tra cui quelli sulle tracce biologiche raccolte nell’appartamento di lusso con vista Duomo, il quadro delle accuse sulla violenza sessuale ai danni della 18enne, stordita con un mix di droghe, le indagini che venerdì scorso hanno portato in carcere Alberto Genovese, l’imprenditore del web ed ex numero 1 di Facile.it. Indagini che poi andranno avanti per verificare se, ai festini a base di stupefacenti, il 43enne abbia commesso altri abusi e se siano coinvolte altre persone, che potrebbero aver chiuso un occhio, se non addirittura aiutato l’uomo.

alberto genovese arresto


LEGGI ANCHE:


Le analisi delle telecamere

Su questo ultimo fronte di presunti abusi in serie, ancora da accertare, fondamentali potrebbero essere le analisi delle immagini delle telecamere del circuito interno dell’appartamento (ancora sotto sequestro), che vengono visionate dagli investigatori della Squadra mobile, coordinati dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro. “Ho saputo – ha messo a verbale una ragazza – che girano delle voci su Genovese, nello specifico si dice che lui e la sua ex fidanzata, di cui non so il nome, erano soliti drogare le ragazze alle loro feste private per poi violentarle”. Da queste e altre dichiarazioni, come quelle di una ragazza che ha raccontato di aver subito violenze da Genovese ad Ibiza, parte il secondo filone di indagini. Saranno ascoltati di nuovo diversi testimoni e lo stesso Genovese potrebbe essere sentito dai pm.

Impostazioni privacy