Emergenza Covid, Lopalco: “Troppo ottimismo, velocità di contagio ancora alta”

Per l’epidemiologo Lopalco, si sta guardando ai risultati delle misure contro il Covid-19 con troppo ottimismo: “In questo momento l’epidemia sta crescendo ad un ritmo superiore a quello dell’influenza. Serve rafforzare le misure di prevenzione primaria”.

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Pierluigi Lopalco parla dell’emergenza Covid-19 – foto di archivio

Andrea Crisanti, docente di Microbilogia all’università di Padova, ha ribadito la sua posizione in merito alla pandemia: non bisogna allentare la presa sul coronavirus, nonostante qualche miglioramento registrato negli ultimi giorni dalle misure applicate dal governo. “Approfittiamo delle ferie per chiudere tutto e cercare di fermare il contagio”, ha infatti esordito l’esperto. E anche l’assessore alla Salute della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, si è dimostrato cauto nelle sue ultime dichiarazioni, parlando di un ottimismo generale che risulta poco giustificato.

In effetti, riferendosi alle rassicurazioni provenienti da altri esperti, l’epidemiologo si è definito addirittura sconcertato. “Ascolto con sconcerto parole di rassicurazione ed ottimismo intorno al fatto che la velocità del contagio stia rallentando. Il problema è che, se tutti lo ripetono, la gente alla fine ci crede”, ha scritto duramente Lopalco in un post su Facebook.

“Troppo ottimismo, serve rafforzare misure di prevenzione primaria”

foto di archivio

Sempre nella stessa condivisione, nell’analizzare i valori dell’indice Rt delle Regioni (ovvero l’indice relativo al livello di contagiosità del virus), l’esperto ha ulteriormente spiegato: “Molte regioni italiane nelle ultime settimane hanno effettivamente fatto registrare valori di Rt stabili o addirittura in diminuzione. Cosa vuol dire? Che siamo fuori dal tunnel? Rt, se vogliamo utilizzare una metafora automobilistica, ci dice quanto una macchina stia accelerando. Ovvero di quanto la sua velocità aumenta ogni secondo. Se una macchina viaggia a 300 Km/h, anche se va a velocità costante e non accelera, se impatta contro un muro si fa male o no?”.


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“Voglio dire – prosegue ancora Lopalco su Facebook – se la curva epidemica ha raggiunto dimensioni critiche, il numero di nuovi casi giornalieri non solo continuerà ad essere alto, ma in presenza di un Rt superiore ad 1 continuerà perfino a crescere. Rt pari a 1,5 significa che ogni 2 casi nel giro di un periodo di incubazione se ne creano 3. In questo momento, dunque, la epidemia di Covid-19 sta crescendo ad un ritmo superiore a quello dell’influenza. Con la differenza che l’influenza non necessita di tanti posti letto e terapie intensive”.


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Per questo motivo, allora, “la pressione sui servizi sanitari nelle prossime settimane continuerà ad aumentare” e riuscità a stabilizzarsi “solo quando il numero di nuovi ricoveri sarà pari al numero di dimissioni. E si allenterà solo quando le dimissioni saranno superiori ai ricoveri”. Per questo, alla fine del suo post, Lopalco lancia un avvertimento: “Prima di allora dobbiamo rafforzare le misure di prevenzione primaria. Ovvero il distanziamento sociale. Altrimenti andremo a sbattere contro il muro a 300 all’ora” – e continueremo a mettere in crisi le strutture sanitarie già ampiamente in difficoltà.

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