Caso Genovese, Gaia Tortora: “Non ci sono attenuanti, direttore Feltri. Se una donna dice no, è no”

Parole al veleno, quelle di Vittorio Feltri, pronunciate commentando il caso Genovese. Parole che hanno suscitato l’ira di Gaia Tortora.

Quanto alla povera Michela, mi domando: entrando nella camera da letto dell’abbiente ospite cosa pensava di andare a fare, a recitare il rosario? Sarebbe stato meglio rimanere alla larga da costui (…). Concediamole attenuanti generiche, ai suoi genitori tiriamo le orecchie”. Lo ha scritto Vittorio Feltri, proprio alla vigilia del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – in riferimento al caso Genovese, parlando proprio della ragazzina, abusata e violentata per ore, che ha poi trovato la forza di denunciare.

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Si sono chiaramente aperte le polemiche. Vittorio Feltri non è più nell’ordine dei giornalisti, ma il presidente Carlo Verna ha ribadito che esiste comunque un codice da rispettare. Dopo le critiche, Feltri si è così difeso all’Ansa: “L’articolo era perfetto. Non giustifico lo stupro ho detto che è stata un’ingenua, non una prostituta. Ingenua non è un’offesa. Io non ho detto che se l’è andata a cercare, ho detto che è stata ingenua ad accettare l’invito di questo soggetto che faceva festini di quel tipo”, ha proseguito Feltri. Il giornalista ha poi criticato in qualche modo i giornali, colpevoli di additargli parole che non ha scritto né pensato: “Non voglio dare un’immagine negativa di nessuno, dico che questa ragazza non poteva non sapere cosa succede in quella casa, un mimino di prudenza doveva adottarla”. E a chi chiede l’intervento dell’Ordine, Feltri replica: “Io mi sono dimesso dall’Ordine, non posso stare in gabbia. Io me ne fotto dei giornalisti, li disprezzo e se uno mi chiama giornalista lo querelo per diffamazione. Scrivo quello che voglio, se poi al direttore non piace, basta che non lo pubblichi. Io non ho pretese”.

Gaia Tortora: “Mia figlia ha chiesto perché la categoria non fa nulla”

L’ultimo attacco è arrivato da Gaia Tortora, giornalista di Omnibus, che ha commentato le parole scritte dal Direttore Vittorio Feltri sul caso Genovese: “Un direttore di giornale ha detto che la ragazza sapeva dove andava, certamente questo lo possiamo dire. Però, sostanzialmente, visto il contesto c’erano delle attenuanti per quello che ha chiamato un criminale”, ha introdotto la conduttrice. Salvo poi ribadire un concetto che viene ribadito spesso in questi giorni da chi non accetta scuse: “Non ci sono attenuanti, direttore. Se una donna dice no, è no. Mia figlia di 20 anni mi ha chiesto perché la mia categoria non fa nulla. Non ho saputo che risponderle”, ha concluso.

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