Coronavirus, nuova ordinanza di Speranza: cosa cambia per le Regioni

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che rinnova le misure restrittive relative alla Provincia autonoma di Bolzano e alle Regioni della Basilicata, della Liguria e dell’Umbria. L’ordinanza è valida fino al 3 dicembre 2020. 

Sarebbe pronto un cambio di colore per alcune Regioni italiane. Il prossimo 27 novembre, infatti, a seguito di una riunione con il Comitato tecnico scientifico, il Governo potrebbe decidere un cambio per alcune regioni, a partire dai primi giorni di dicembre. A questo proposito, il Premier Giuseppe Conte si è detto ottimista, qualche giorno fa, sulla possibilità che a fine mese non avremo più zone rosse. Potrebbero cambiare Lombardia, Piemonte, Calabria e Val D’Aosta. Nelle prime due Regioni, l’indice di contagio Rt è sceso passando da 1.15 e quasi a 1,09.

“Se i numeri dovessero continuare a essere positivi, dal 27 novembre potremo chiedere di essere trasferiti in zona arancione, ma l’errore che possiamo commettere è che finite le restrizioni si ricominci a vivere come se il Coronavirus fosse scomparso“, ha detto il Governatore Attilio Fontana. La situazione, in Lombardia, è comunque frammentata tanto che, parallelamente al calo della zona rossa per tutta la Regione, potrebbero esserci provvedimenti per città o per province. È possibile infatti differenziare le aree di una medesima regione, così da adottare misure più rigide nelle province a rischio. E quindi, se alcune regioni sono pronte a passare dal colore rosso a quello arancione, altre potrebbero subire il procedimento inverso. Ad esempio, potrebbero diventare rosse Puglia, Basilicata e Sicilia.

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E intanto, è arrivata una nuova ordinanza a firma del Ministro della Salute Roberto Speranza. Misure rinnovate fino al 3 dicembre per la provincia di Bolzano, zona rossa, e per 3 regioni arancioni: Basilicata, Liguria e Umbria. L’ordinanza è valida fino al 3 dicembre 2020, ma resta possibile una nuova classificazione prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020.

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