Verso il decreto Ristori quater. In arrivo nuova pace fiscale?

Il decreto Ristori quater apporterà il rinvio delle scadenze fiscali di novembre e dicembre. Circa un milione e duecentomila contribuenti godranno della sospensione del pagamento della rottamazione ter e del saldo e stralcio, la cui scadenza era prevista per il 10 dicembre.

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Il governo è a lavoro sul decreto Ristori quater, che dovrebbe arrivare al Consiglio dei ministri già domani – 27 novembre – dopo l’approvazione in Parlamento della nuova legge e scostamento di bilancio. Intanto emergono i primi dettagli sulla manovra, che anticipano: il rinvio delle scadenze fiscali di novembre e dicembre potrebbe slittare a fine aprile 2021. A confermarlo è direttamente il viceministro dell’Economia Antonio Misiani, che afferma: “E’ questione di giorni il decreto legge per il rinvio delle scadenze fiscali fino ad aprile”. Inoltre, il decreto dovrebbe prevedere una nuova pace fiscale, con saldo e stralcio delle cartelle esattoriali e la rottamazione quater. Per quanto riguarda la scadenza del prossimo 10 dicembre per la Rottamazione Ter e la sospensione di questa scadenza: entro quella data è previsto il saldo di tutte le rate 2020 eventualmente non pagate da tutti coloro che erano in regola nel 2019, ma che hanno saltato delle rate nel 2020. Stando a quanto emerso, il nuovo termine di pagamento per non perdere i benefici della rottamazione potrebbe essere il prossimo 30 aprile. Perché questo avvenga, però, sarà necessario uno scostamento di bilancio di circa 8 miliardi di euro.


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Nel decreto Ristori quater sarebbe prevista una nuova pace fiscale. L’idea è di attuare un nuovo saldo e stralcio delle cartelle esattoriali per chi si trova in difficoltà economica, unito a una rottamazione quater. In tal modo, coloro che non potranno avere accesso al saldo e stralcio per assenza dei requisiti necessari, avranno comunque modo di accedere alla rottamazione quater delle cartelle esattoriali. Proprio di recente la viceministra Laura Castelli avrebbe ribadito l’impegno del governo per alleggerire il carico fiscale che grava su imprese e autonomi in difficoltà, “che non possono più aspettare”. Per questo sarà necessario un intervento imponente attraverso meccanismi di semplificazione e accordi tra imprese e Fisco, che siano capaci di “ridare slancio alla colonna vertebrale di questo paese che è fatta di PMI.


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Per ottenere questo scopo, però, a sua volta è necessario abolire “tutte quelle piccole tasse che infastidiscono solo i cittadini e non portano nulla. Aiutare l’economia a ripartire vuol dire anche favorire il rapporto tra il Fisco, i cittadini e le imprese. E per questo serve un Fisco semplice, giusto e trasparente”. Poi ancora: “È un lavoro di riforma e semplificazione importante, anzi fondamentale, che passa anche dalla realizzazione di Testi unici, che mettano ordine tra le centinaia, quasi migliaia, di norme”.

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