Si fanno scattare foto con un grosso coltello, poi la uccidono: così è morta Marcella

Si fanno scattare foto con un grosso coltello, poi la uccidono: così è morta Marcella. L’assassino ha confessato, arrestato complice

Delitto Boraso-Meteoweek.com

Si sono fatto scattare una fotografia con in mano un grande coltello da cucina e poi hanno ucciso la donna. Un omicidio che ha davvero dell’assurdo, sia per come avvenuto, sia per la ragione per cui è avvenuto. Marcella Boraso, 59 anni, è morta per due soldi e una collana di bigiotteria. Pochi euro che dovevano essere usati per l’acquisto di marijuana.

A ucciderla due marocchini, Wail Boulaied, 23 anni e Mohammed Rabih, 21. L’omicidio si è consumato il 22 luglio 2020 a Portogruaro. Marcella era una donna che dopo la morte del marito aveva cominciato a soffrire di depressione e assumeva degli psicofarmaci. Stava sempre in compagnia dei due marocchini, che uscivano con lei per poter usare le sue benzodiazepine.

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Non che Marcella non lo avesse capito, ma aveva deciso di scendere a compromessi pur di avere qualcuno accanto. Addirittura, una volta, ascoltata dai carabinieri per un furto, aveva parlato dei suoi rapporti con Boulaied:”È gentile con me, mi tratta bene. Però ogni tanto, quando non gli do i soldi per le sigarette, si arrabbia e diventa scontroso e violento“. Boulaied che fino a pochi giorni fa ha negato ogni implicazione nel delitto, men che mai di esserne l’autore. Poi, messo alle strette dagli inquirenti, ha confessato. E giovedì i carabinieri hanno messe le manette anche ai polsi del suo complice, Rabih.

La notte del delitto, Boulaied scrive a Marcella: “Sto venendo a casa tua”. Arriva con il complice, Rabih e i tre trascorrono la serata insieme a base di alcol e psicofarmaci. Si scattano delle foto tramite cellulare. Tra queste, c’è una foto in cui Boulaied e Rabih posano con un grosso coltello da cucina. Essendoci solo loro tre in casa, chi ha scattato la foto è Marcella.

Verso le 3 del mattino, però,  i due giovani decidono di comprare della marijuana e Rabih entra in camera da letto di Marcella per prenderle  gioielli e contanti. Tutto ciò che trova sono però pochi soldi e una collana di bigiotteria, ma Marcella si rende conto e prova a bloccarlo. In quel momento arriva Boulaied che la colpisce in viso con un coltello, che forse è lo stesso ritratto nelle foto e che non verrà più ritrovato.

Lei cade, Rabih la tiene ferma e Boulaied la prende a martellate. Durante l’autopsia sono state rinvenute tracce di ceramica nel cranio della vittima. Gli inquirenti ipotizzano che le abbiano fatto sbattere più volte la testa contro il water.

Poi hanno tentato di cancellare le tracce lasciando dapprima aperta l’acqua della vasca, poi accatastando cose sui fornelli per appiccare un incendio. Ed è così che è partito l’allarme. I carabinieri hanno preso le foto dai telefoni dei due assassini (che avevano cancellato) e, in un canale nei dintorni, sono riusciti a recuperare un sacchetto con i guanti usati per togliere le tracce e il martello. Ora sono entrambi accusati di omicidio in concorso e rapina.

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