Scomparsa a causa di un malore, il marito si lascia morire in casa

Giovanna Di Pierro, 79 anni, sarebbe stata la prima a morire poi l’ha seguita anche Adolfo Masetti, 83 anni.

Adolfo Masetti, 83 anni – meteoweek

L’amore della sua vita muore e l’intera sua esistenza si sgretola in un attimo, tanto da decidere di lasciarsi morire. Questo è quello che è successo a Adolfo Masetti, 83 anni, un anziano residente a Bologna. La vita gli aveva portato via la sua Giovanna 79 anni e lui per questo ha deciso di lasciarsi andare. Questa la terribile verità che emergerebbe dall’appartamento al secondo piano del palazzo al civico 15 di via Tiarini dove, domenica sera, sono stati trovati i due anziani ormai privi di vita.

Adolfo Masetti, 83 anni, a terra in cucina. La donna, Giovanna Di Pierro, 79enne, era ai piedi del letto. “Erano irriconoscibili”, così Mauro, il nipote che ha dato l’allarme e in serata è stato costretto al triste riconoscimento dei coniugi.

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Da una prima ricostruzione non ci sarebbero dubbi: lui sarebbe morto di stenti, lei a causa di un malore. Secondo squadra Mobile e Procura, visto lo stato avanzato di decomposizione di entrambi, la morte risalirebbe almeno a 10-15 giorni fa. “Si sentiva uno strano odore provenire dal loro appartamento”, ha raccontato un vicino di casa agli inquirenti e ai vigili del fuoco i quali, domenica attorno alle 20, hanno sfondato la finestra del balcone dell’abitazione dei Masetti portando questa triste vicenda.

All’interno tutto era in ordine, nessun segno di scasso, nessuno elemento che potesse far ipotizzare a un intervento esterno di terze persone. “Nulla – spiega chi indaga – che porti a pensare ad un evento violento”. Le indagini comunque proseguono per arrivare alla verità: l’esame autoptico sarà fondamentale per stabilire l’esatta dinamica dei fatti. L’emergenza sanitaria sta trasfigurando completamente la psicologia della gente: ci sentiamo statisticamente più soli e abbandonati.

La rivista di medicina The Lancet ha recentemente pubblicato un articolo da cui emerge un quadro chiaro e allarmante: periodi di isolamento, anche inferiori ai 10 giorni, possono avere effetti a lungo termine, con presenza – fino a tre anni dopo – di sintomi psichiatrici.

Seppur necessaria per limitare la diffusione dell’epidemia, infatti, non siamo “progettati” per gestire a lungo la segregazione che genere in noi stati depressivi che possono poi causare situazioni come questa. L’isolamento prolungato può influire negativamente sulla salute delle persone, andando ad alterarne i ritmi del sonno e dell’alimentazione, nonché riducendone le possibilità di movimento. Così facendo, vengono a deprimersi i naturali canali di espressione e piacere dell’uomo, con conseguente deflessione dello stato d’animo. Fondamentale a questo punto sarà la ricostruzione degli ultimi giorni di vita della donna per capire cosa accadde in quella casa e cosa poi ha spinto Adolfo Masetti a lasciarsi morire di stenti.

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