Per decenni le aiutava ad avere figli, mentre le ingannava di nascosto

Quincy Fortier è stato soltanto uno dei pionieri dell’inseminazione artificiale nell’America dei primi anni Sessanta.

Per decenni le aiutava ad avere figli, mentre le ingannava di nascosto – meteoweek

Una perversione? Una malattia? Nessuno può darne risposta. Ciò che è certo è che Quincy Fortier, uno dei pionieri dell’inseminazione artificiale nell’America dei primi anni Sessanta inseminava le sue pazienti. L’ha fatto per decenni, senza dirlo alle donne che vedevano in lui uno stimato professionista dei bambini in provetta. Chiedeva il seme dei mariti, ma poi usava il suo. La ragione rimarrà per sempre un mistero. Nel 1991 gli hanno dato il premio di «medico dell’anno» in Nevada, nella città dell’azzardo per eccellenza. Ma il dottor Fortier, scomparso nel 2006 all’età di 94 anni, per anni con perizia scientifica ha esercitato una forma di violenza volontaria e nascosta sulle sue pazienti. Il segreto sconcertante viene alla luce grazie a Wendy, una detective che dopo la morte dei genitori, vuole saperne di più sul suo albero genealogico.

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La sua storia è stata raccontata nel documentario «Baby God» realizzato da Hannah Olson. L’ex poliziotta ha trovato nel database del suo Dna un nome che torna e di cui non ha mai sentito parlare: Fortier. Nell’era del «genoma facile» la verità viene presto a galla. Il medico della fertilità a cui si era affidata la madre è un truffatore. La regista segue le angosce di Wendy, gli interrogativi dei fratelli acquisiti e spaesati.

A rendere la storia ancora più shoccante è che la storia non sarebbe isolata. Negli Stati Uniti due dozzine di medici si sono macchiati dello stesso tipo di «fertility fraud». Quincy Fortier è morto nel suo letto. Soffriva di Alzheimer. Nei necrologi una manciata di figli ufficiali e 15 nipoti. E gli altri? Nel testamento ne ha riconosciuti due. Un vero smacco a tutti i ragazzi che hanno subito questa ingiustizia.

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