L’Incredibile Storia dell’Isola delle Rose, la verità dietro al film Netflix

Un film Netflix che potrebbe diventare il grande successo di quest’anno: L’Incredibile Storia dell’Isola delle Rose, del regista di Sydney Sibilia con Elio Germano è uscito appena due giorni fa. Ma conoscete l’incredibile vera storia che si cela dietro al fim?

Il film Netflix

Lo scorso 9 dicembre è uscito, sulla piattaforma Netflix prodotta dallo stesso colosso dello streaming e dalla casa di produzione Groenlandia di Matteo Rovere, il film L’Incredibile Storia dell’Isola delle Rose. In pochi giorni è già diventato uno dei film più visti su Netflix nel nostro Paese, grazie ad un cast eccezionale, ma anche di una storia incredibile che rischiava di perdersi a distanza di così tanti anni.

Il regista Sydney Sibilia ha conosciuto la vicenda quasi per caso, mentre si trova nella città di Rimini ed ha così deciso di raccontarla. Già perché c’è una incredibile e vera storia dietro al film che sembra un romanzo. Il protagonista del film è interpretato da Elio Germano, mentre al suo fianco di sono Matilda De Angelis e Fabrizio Bentivoglio. Nel cast anche Luca Zingaretti che interpreta l’allora Presidente della Repubblica Giovanni Leone.

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La vera storia de L’Isola delle Rose

Tutto è iniziato nel 1958, quando l’ingegnere bolognese Giorgio Rosa, venuto a mancare nel 2017, stanco del bigottismo che inondava la società italiana dell’epoca, decide di creare una propria e libera Nazione. Per fare questo, studia e riesce a collocare una struttura fuori dalle acque territoriali italiane – a 11,612km – a largo di Rimini, nell’Adriatico.

Ci impiegherà dieci anni, ma il 1 maggio del ’68 la struttura viene inaugurata e sarà grande 400mq. Nessuno riconosce il piccolo Stato autoproclamatosi, chiaramente, ma la notizia fa il giro del mondo.

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Gli screzi con l’Italia

Complici anche gli anni caldi della contestazione studentesca, L’Isola delle Rose divenne metà per i viaggiatori di tutto il mondo. Furono stampati dei francobolli, c’era un ufficio postale, un inno ufficiale e uno stemma con bandiera. L’Isola aveva anche un abitante fisso, anche nei mesi invernali, il naufrago Pietro Bernardini che, dopo una tempesta di otto ore, approda proprio sulla piattaforma e decide di affittarla per un anno.

Giorgio Rosa, insieme a sua moglie Gabriella, annunciò la creazione dell’isola in una conferenza stampa in cui, involontariamente, provocò lo Stato italiano. Secondo l’Italia, quello non fu altro che un tentativo di evasione fiscale: fu ordinato un pattugliamento della Capitaneria di Porto di Rimini intorno alla piattaforma. Il sogno terminò nel 1969 quando la base della piattaforma fu distrutta dai sommozzatori della Marina Militare.

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