Cocaina ed eroina dall’Albania a Matera: arrestati 18 narcos

Operazione “Metalba” dell’Antimafia di Potenza in sei regioni: sette persone in carcere e 11 ai domiciliari. Eroina, cocaina e marijuana dall’Albania venivano spacciate lungo il litorale jonico-lucano. Decisive le dichiarazioni di una collaboratrice di giustizia

Cocaina ed eroina dall'Albania a Matera: arrestati 18 narcos
La cocaina, l’eroina e la marijuana venivano spacciate lungo il litorale jonico-lucano

Partivano dall’Albania e arrivavano direttamente alla provincia di Matera le nuove rotte del narcotraffico smantellate dai carabinieri del Ros e della Compagnia di Policoro questa mattina. L’operazione, denominata “Metalba”, è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza e ha portato a 18 arresti. A sette indagati è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre altri 11 sono finiti ai domiciliari. L’operazione ha coinvolto ben sei regioni. Nello specifico, ha interessato le province di Matera, Potenza, Cosenza, Lecce, Udine, Parma e Trapani.

I presunti narcos sono accusati, a vario titolo, di associazione dedita al traffico e allo spaccio di stupefacenti, in particolare eroina, cocaina e marijuana. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la droga arrivava dall’Albania e veniva spacciata lungo il litorale jonico-lucano, in particolare a Tursi e Policoro, nel Materano. All’operazione hanno preso parte anche le unità cinofile del Nucleo carabinieri di Tito Scalo (Potenza) e un elicottero del sesto Nucleo di Bari.

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Cocaina ed eroina dall'Albania a Matera: arrestati 18 narcos
Cocaina ed eroina dall’Albania a Matera: arrestati 18 narcos dai carabinieri

Decisiva una collaboratrice

Decisive per le indagini sono state le dichiarazioni di una collaboratrice di giustizia. La donna ha cominciato a parlare con gli investigatori circa tre anni fa dopo essere stata messa sotto protezione in seguito ai maltrattamenti subiti da parte del convivente, il 36enne albanese Bledar Allmuca, che oggi è finito in cella.

A capo dell’organizzazione, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ci sarebbe stato Rocco Russo, 51 anni, in carcere dal 2018 e ritenuto al vertice dell’omonimo clan operante nel Metapontino. Il Procuratore Francesco Curcio e la pm della Dda Anna Gloria Piccininni, nel corso di una conferenza stampa hanno messo in evidenza “la pericolosità” della mafia albanese, “che è diventata una delle più forti in Europa”. Inoltre le indagini, cominciate nel 2016, hanno ulteriormente “dimostrato l’altissima presenza criminale nella zona”, al confine tra la Calabria e la Puglia.

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Cocaina ed eroina dall'Albania a Matera: arrestati 18 narcos
Le indagini sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Potenza

I nomi degli arrestati

In carcere, oltre a Rocco Russo, si trova anche la compagna Vanessa Pellegrino, di 24 anni, che avrebbe preso il comando dell’organizzazione criminale dopo l’arresto di Russo. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip distrettuale di Potenza anche nei confronti di Pietro Russo, di 41 anni, Antonio Argentino (32), Pia Maddalena Tofano (27), Alfonso Luciano De Salvo (26) e il già citato Bledar Allmuca.

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Sono invece agli arresti domiciliari: Donato Fittipaldi (37), Antonio Gallo (27), Angelo Rocco Calvello (36), Annamaria Scazzarriello (25), Cosimo Damiano Stigliano (30), Federica Cuomo (36), Tommaso Fazio (36), Massimo Restaino Votta (41) e Hasan Tali (32). Sono infine indagate per il solo reato di spaccio di sostanze stupefacenti altre 17 persone.

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