Il Papa: “A Natale non dimenticatevi di chi è solo, basta un telefonata”

Papa Francesco saluta i fedeli tedeschi durante l’udienza generale: “Non dimentichiamo le persone sole, malate e bisognose. Basta una telefonata per trasmettere loro un raggio della luce di Natale”

papa francesco udienza generale natale

Facciamo piacere a Gesù Bambino se in questi giorni di festa non dimentichiamo le persone sole, malate e bisognose. Basta una telefonata per trasmettere loro un raggio della luce di Natale. Il Signore ricompenserà questo”. Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza generale dedicata alla meditazione sul Natale, durante i saluti ai fedeli di lingua tedesca.

“Meditate in silenzio davanti al presepe”

Secondo il pontefice “c’è un altro modo di prepararsi, che voglio ricordare a voi e a me, e che è alla portata di tutti: meditare un po’ in silenzio davanti al presepe. Il presepe è una catechesi di quella realtà, di quello che è stato fatto quell’anno, quel giorno, che abbiamo sentito nel Vangelo”.

Per questo, ha ricordato, “l’anno scorso ho scritto una lettera, che ci farà bene riprendere. Si intitola Admirabile signum, segno mirabile. Alla scuola di San Francesco d’Assisi, possiamo diventare un po’ bambini rimanendo a contemplare la scena della Natività, e lasciare che a in noi lo stupore per il modo meraviglioso in cui Dio ha voluto venire nel mondo“.

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Continua poi Papa Francesco andando a braccio: “Chiediamo la grazia dello stupore davanti a questo mistero, a questa realtà. Che Dio ci dia la grazia dello stupore, per incontrarlo, per avvicinarci a lui, per avvicinarci a tutti noi”.

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“Facciamo rinascere la tenerezza”

Secondo il Papa “questo farà rinascere in noi la tenerezza. E oggi abbiamo tanto bisogno di tenerezza! L’altro giorno parlando con alcuni scienziati, si parlava dell’intelligenza artificiale, su cui la ricerca va avanti. Ci sono robot programmati per tutto, e questo va avanti. E io ho chiesto loro: ma quale sarà la cosa che i robot non potranno fare? Si è discusso un po’ e sono stati d’accordo in una cosa: la tenerezza. Questa i robot non potranno farla“.

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“Il modo in cui Dio è venuto al mondo ci dà la tenerezza – ha concluso Francesco –. Noi abbiamo tanto bisogno di tenerezza. Se la pandemia ci ha costretto a stare più distanti, Gesù, nel presepe, ci mostra la via della tenerezza per essere vicini, per essere umani. Seguiamo questa strada”.

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