Governo di centrodestra, spunta l’ipotesi: quali programmi, quali obiettivi?

L’ipotesi di un governo di centrodestra che potrebbe sostituire l’attuale Conte 2 sembra avere molti limiti e soprattutto incontra le rimostranze di quanti, da Meloni a Salvini, propongono e vogliono cose diverse. Cosa potrebbe accadere, quindi, in caso di caduta dell’attuale esecutivo?

Archiviata. Ha definito così, Matteo Renzi, l’esperienza del Conte bis. Un esecutivo che, oltre alla crisi pandemica, si trova ad affrontare anche una crisi politica. Crisi che è ormai all’orizzonte – anche se non ancora concretizzata – e che è stata aperta dalle parole dell’attuale leader di Italia Viva, riferite al quotidiano spagnolo El Pais. Da quel momento – da quando cioè Renzi ha minacciato di far cadere il Governo – anche la maggioranza è diventata un puzzle da ricomporre. Così, il primo passo per arrivare all’obiettivo sono state le obiezioni sul Recovery Plan. Poi, in un intervento in Senato, Renzi ha riferito che voterà a favore della Finanziaria ma solo per evitare l’esercizio provvisorio. E, secondo fonti di governo, all’inizio del prossimo anno dovrebbe essere pronta un’altra mossa per far cadere il governo Conte bis.

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In caso di caduta, Sergio Mattarella potrebbe appuntare di nuovo Giuseppe Conte per la formazione di un nuovo esecutivo. Sarebbe quindi un Conte 3. Ma l’ipotesi che sembra prendere più piede è quella di un governo di centrodestra che metta insieme Salvini, Meloni e Forza Italia. E a rimarcare l’ipotesi ci ha pensato Matteo Salvini. “Come leader del primo partito del Paese ho coinvolto tutto il centrodestra, compresi i gruppi parlamentari più piccoli ma non meno importanti, per essere più incisivi come suggerito anche dagli alleati a partire da Silvio Berlusconi“, ha riferito il leghista in un’intervista al Corriere. Poi, ha fatto i conti: “Governiamo 14 Regioni su 20, migliaia di comuni, tutti i sondaggi indicano la nostra coalizione come prevalente nell’orientamento dei cittadini. A differenza dell’attuale maggioranza parlamentare abbiamo progetti, visione e consenso. Siamo pronti per governare”.

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E a strizzare l’occhio ad un’alleanza di centrodestra c’è anche Silvio Berlusconi che, qualche tempo fa, ha rivendicato il ruolo di Forza Italia e la sua voglia di ritornare a ricoprire il ruolo che le spetta: “un ruolo di forza trainante della coalizione di centro-destra”. Berlusconi, in un primo momento, aveva riferito a Il Messaggero di non vedere “un nuovo governo all’orizzonte”, ma a fargli cambiare idea, forse, c’è la crescita di Forza Italia nei sondaggi. Crescita che da respiro a Forza Italia ma a cui guarda anche la Lega, che invece continua a calare nonostante resti il primo partito d’Italia. Il segretario del Carroccio ha però già anticipato di non voler fare da guida in un eventuale governo di centrodestra e quindi, se è presto per parlare di programmi, sembra che in un ipotesi di coalizione non vedremmo Salvini come “capo”.

Ma la via maestra restano le elezioni

“Credo che i continui litigi nella maggioranza di governo faranno saltare tutto. La via maestra sarebbero le elezioni, l’unica alternativa percorribile è un esecutivo a guida centrodestra, non guidato da me, ci sono economisti e imprenditori che potrebbero accompagnare il Paese”, aveva infatti riferito meno di dieci giorni fa Matteo Salvini. Alla Lega, tra l’altro, potrebbe servire trovare un accordo con Matteo Renzi e i delusi del Movimento 5 Stelle, altrimenti in Parlamento non ci potrebbero essere i numeri. E Giorgia Meloni? Quest’ultima potrebbe essere il vero problema per una coalizione dal momento che ha più volte sottolineato come non sia interessata a esecutivi di questo tipo. Tra l’altro, Fratelli d’Italia ha tutti gli interessi a volere le elezioni visti gli ultimi sondaggi: potrebbe poter correre da sola e avere tutto il potere di farlo.

Intanto, riprendendo le parole di Salvini al Corriere della Sera, il leader ha ribadito che la Lega e tutto il centrodestra hanno confermato di essere un’opposizione seria e costruttiva. E proprio il centrodestra sarebbe già al lavoro per una nuova proposta di Recovery plan. “Ci piacerebbe avere, a proposito dei famosi 209 miliardi del Recovery fund – indicazioni precise: come e quando arriveranno? A quali condizioni? Sono insufficienti i circa 10 miliardi destinati alla sanità, dopo decenni di tagli: non vorremmo che questa suddivisione sciagurata fosse la scusa cercata dal governo per accettare il Mes”, scrive Salvini. Il saldo e lo stralcio della rottamazione delle cartelle esattoriali resta uno dei temi principali dell’eventuale agenda di governo e dell’attuale “agenda d’opposizione”. Nessuno tocchi invece quota 100, a cui il centrodestra dice no. E sulla scuola, la proposte sono 3:  stabilizzazione degli insegnanti precari; rafforzamento del trasporto pubblico anche coinvolgendo i privati; ragionevole distribuzione degli studenti nelle classi e aerazione degli ambienti.

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