Violenta rapina a Venezia: presi gli autori, ma della vittima nessuna traccia

Pesante l’accusa per due trentenni veneziani: autori di una violenta rapina a un turista, con tanto di pistola puntata al volto e calci in faccia. La vicenda risale allo scorso Carnevale, ma gli autori sono stati catturati solo dopo accurate indagini, ripresi anche dalle telecamere.

Rapina a Carnevale

Nella mattinata di oggi, 2 gennaio 2021, i militari del Nucleo Natanti dei Carabinieri di Venezia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Venezia, proprio a carico dei due trentenni. Secondo la ricostruzione dei fatti, la notte di Carnevale, nel pieno dei festeggiamenti, i due hanno rapinato un turista, dall’accento inglese, nei pressi di Rialto. Passando per una calle isolata e buia, i rapinatori hanno notato la vittima da sola, seduta a terra, intenta a utilizzare il suo smartphone e ignara di quello che stava per accaderle. Gli aggressori, dapprima si sono avvicinati all’uomo, girandogli attorno e, successivamente, notando l’assenza di passanti e coprendosi parte del volto con dei cappucci, si sono nuovamente avvicinati e gli hanno puntato le pistole per farsi consegnare il telefono cellulare.

presi due autori

La vittima scomparsa

Il malcapitato, impaurito, ha comunque cercato di reagire all’aggressione, scatenando, purtroppo, l’ulteriore reazione violenta di uno dei rapinatori. Quest’ultimo l’ha colpito con due calci al volto e si è nuovamente avvicinato al turista, puntandogli a poca distanza l’arma, “scarrellandola” al suo indirizzo. Fortunatamente, pochi secondi dopo, l’azione è stata interrotta dal sopraggiungere di un gruppo di passanti. Vedendoli, i due malviventi sono scappati per le calli limitrofe, senza però riuscire a impossessarsi del cellulare. Il turista straniero ha poi chiesto aiuto ai dipendenti di un’attività commerciale poco distante, ai quali ha cercato di spiegare quanto accaduto. Impossibile, però, identificare vittima. Infatti, i Carabinieri non sono riusciti nell’impresa. Inoltre nessuno ha presentato denuncia presso le Forze di Polizia e nemmeno si è presentato presso qualche struttura sanitaria.

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Le indagini

I Carabinieri hanno ricostruito le indagini grazie alle dichiarazioni dei testimoni, all’analisi dei tabulati telefonici e alla visione di diversi filmati delle telecamere a circuito chiuso presenti in zona,  hanno consentito di identificare i responsabili di tale grave reato. Per uno dei due uomini, su disposizione del magistrato, si sono aperte le porte del carcere, mentre il secondo è finito ai domiciliari. Entrambi, nonostante la giovane età, non sono nuovi ad episodi di estrema violenza, avvenuti tutti in città.

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