Reddito di cittadinanza: in 23 alle Poste con la card, ma nessuno ne aveva diritto

Reddito di cittadinanza: la GdF denuncia 23 romeni che si erano presentati alle poste con la card per riscuotere il sussidio. Nessuno ne aveva diritto: mancava il requisito della residenza decennale in Italia. 2.500 euro sotto sequestro

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La Guardia di Finanza di Rovigo ha denunciato 23 romeni per aver percepito illecitamente il Reddito di cittadinanza. Il controllo, svolto con il supporto dell’Inps, è partito dopo che nei giorni scorsi si erano presentate all’ufficio postale della frazione Santa Maria Maddalena di Occhiobello diverse persone chiedendo l’attivazione della propria card.

Insospettito da alcuni documenti presentati, il personale delle Poste ha quindi avvisato i finanzieri. I richiedenti avevano inviato sul portale online dell’Inps le domande per ottenere il Rdc. Grazie ad esse, e al codice pin rilasciato dall’ente previdenziale, questi potevano quindi recarsi presso gli uffici postali incaricati per ricevere le tessere elettroniche prepagate e incassarne il sussidio.

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La GdF ha però scoperto che tutti gli indagati avevano richiesto pochi mesi prima l’emissione del codice fiscale in alcune città della Lombardia, dove peraltro risultavano residenti. Dalle indagini è invece emerso che nessuno di loro aveva diritto al Reddito di cittadinanza, in quanto mancava il requisito di residenza sul territorio nazionale da almeno dieci anni (di cui gli ultimi due continuativi).

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È stata quindi bloccata la procedura di rilascio delle 23 card elettroniche. Al momento le Fiamme Gialle hanno anche sequestro il saldo di tre card, per un totale di 2.500 euro. Le posizioni dei 23 indagati sono state infine segnalate all’Inps per interrompere l’erogazione e per recuperare quanto corrisposto finora.

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