Rischio DAD fino a febbraio. Ecco chi potrà tornare a scuola il 18 gennaio

C’è ancora forte incertezza sul rientro a scuola per i ragazzi e le ragazze iscritti alle scuole superiori. Il calendario scolastico, infatti, continua a cambiare e non si sa quando e come riprenderanno le attività. Nelle tre regioni – Abruzzo, Toscana e Valle d’Aosta – in cui le scuole hanno già riaperto, la didattica in presenza è solo per il 50% degli studenti. La stessa modalità, come richiesto dal Ministero dell’Istruzione, sarà adottata dalle altre Regioni.

Incognita DAD

Uno dei temi che più genera dibattito, oltre alla percentuale di presenza, è la DAD. La didattica a distanza. Sì, perché sembra che nelle Regioni in zona arancione, la DAD durerà fino a febbraio. Ciò vuol dire che le scuole superiori non riapriranno e continueranno a seguire le lezioni a distanza. Gli istituti quindi aspettano con il fiato sospeso le nuove linee guida a partire dal 15 gennaio, quando uscirà un nuovo DPCM.

Ad oggi, il 18 gennaio solo le scuole superiori del Lazio, Molise, Piemonte e della Liguria torneranno a seguire le attività didattiche in presenza al 50%. Dal 25 gennaio toccherà, invece, a Lombardia, Campania, Umbria ed Emilia-Romagna. Per ultime, il 1 febbraio, saranno le Regioni Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Marche, Calabria, Sardegna, Sicilia e Basilicata.

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Quali Regioni rischiano la zona arancione

Nelle Regioni collocate nella zona arancione, le scuole saranno in DAD con certezza. Si continua a monitorare la curva dei contagi e, per questo, le zone considerate più a rischio di abbandonare lo status di «zona gialla» e colorarsi di arancione sono: Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Trentino Alto Adige, Puglia e Umbria. Conferme sembrano arrivare per la Calabria, la Lombardia, l’Emilia-Romagna, Veneto e Sicilia.

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