Detenuto muore durante il trasporto in carcere: medico a processo

Il 48enne Michele Pepe morì durante il trasporto dal carcere di Parma a quello di Torino nel 2018. Rinviato a giudizio per omicidio colposo il medico di guardia che diede il nulla osta al trasferimento del detenuto

Detenuto muore durante il trasporto in carcere: medico a processo

Michele Pepe, ritenuto personaggio di spicco della camorra, doveva finire di scontare una condanna a 16 anni. Sarebbe uscito nel 2034 dopo un periodo al 41 bis e uno in Alta Sicurezza. Pepe era obeso, diabetico, cardiopatico e affetto da gravi problemi respiratori. Perciò, viste le sue gravi condizioni di salute, era stato deciso il trasferimento dal carcere di Parma alla casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino. Ma durante il trasferimento Pepe morì, a soli 48 anni.

Detenuto morto, medico a processo

Secondo i suoi familiari quel viaggio non era da fare. Ed è così anche per il pm Fabrizio Pensa della Procura di Parma, il quale ha chiesto e ottenuto dal gup Mattia Fiorentini il rinvio a giudizio del medico di guardia al carcere di via Burla che aveva concesso il nulla osta al trasporto del detenuto 48enne. Il dottore, riporta la Gazzetta di Parma, dovrà ora rispondere di omicidio colposo.

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I fatti risalgono al dicembre del 2018, quando fu deciso in ambulanza il trasporto a Torino il giorno dopo un ricovero all’ospedale di Parma per una crisi respiratoria. Il tragitto, secondo la tesi dell’accusa, sarebbe stato fatale per l’uomo, anche per le condizioni in cui dovette affrontarlo. Quel tipo di ambulanza (o comunque la sua dotazione) infatti non gli avrebbe permesso di viaggiare nella posizione adeguata alle sue patologie: sarebbero infatti mancati i sostegni per permettergli di stare seduto o semiseduto come invece avrebbe dovuto.

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