Condannata la vedova di Lucio Battisti per aver calunniato una vicina

Condannata ad un anno e quattro mesi dal tribunale di Rimini la vedova di Lucio Battisti

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Il giudice del tribunale di Rimini Elisa Giallombardo ha condannato a un anno e quattro mesi per
calunnia Grazia Letizia Veronese, vedova di Lucio Battisti. Tutto era nato da una contesa tra proprietari vicini, dopo una causa davanti al giudice civile per un presunto abuso edilizio. Al centro della lite, alcune finestre che si affacciano sul vano condominiale ed altre sul prospetto dell’immobile che, secondo la vedova Battisti, erano state realizzate molti anni prima per tutelare la sicurezza e la privacy del cantante. Veronese, difesa dall’avvocato Piero Venturi, aveva denunciato per calunnia e diffamazione la vicina, Maria Antonietta Varisco.

Ma la posizione della vicina era stata archiviata dal Gip e si era deciso di procedere invece per calunnia nei confronti della vedova Battisti. Nella sentenza, a cui si è arrivati dopo sette udienze concentrate in pochi mesi, anche visto il rischio della prescrizione, il giudice ha disposto anche un risarcimento del danno per Varisco, difesa dall’avvocato Francesco Cardile del Foro di Bologna come parte civile.

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Durante il processo, i testimoni hanno smentito la realizzazione delle costruzioni negli anni ottanta. Un tecnico, intervenuto anni prima, ha fornito foto a dimostrazione dell’inesistenza delle stesse negli anni indicati da Veronese. E la vittima ha proiettato diapositive in udienza per provare il compimento del reato, dimostrando alcune circostanze con un vecchio elenco telefonico.
Anche il figlio, Luca Filippo Battisti, è stato processato e assolto in primo grado per falsa testimonianza, con sentenza appellata dalla parte civile.

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