Giallo coniugi scomparsi, i sospetti sul figlio: quei 30 minuti di troppo e l’autolavaggio

Giallo coniugi scomparsi, i sospetti sul figlio: quei 30 minuti di troppo e l’autolavaggio. Il mistero della scomparsa sempre più complesso

Laura, Peter e il figlio Benno-Meteoweek.com

Il mistero della scomparsa dei due coniugi di Bolzano, Peter Neumair, 63 anni e Laura Perselli, 68 anni, si infittisce sempre più. I sospetti degli investigatori sono incentrati sul figlio Benno, 30 anni, indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Lui ribadisce la sua innocenza, le ricerche dei due docenti proseguono ma non c’è verso di ritrovarli. Dove saranno finiti?

Secondo quanto riporta Repubblica, Benno Neumair nega ogni coinvolgimento e gli inquirenti stanno analizzando il tempo che il 30enne avrebbe impiegato per recarsi a Ora (Bolzano), a casa di una sua amica argentina con cui avrebbe passato la notte nel giorno della scomparsa dei genitori. Benno di solito prendeva un mezzo pubblico, invece quella sera ha usato la Volvo della sua famiglia.

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Per raggiungere Ora, tuttavia, secondo gli inquirenti, il giovane avrebbe impiegato più del dovuto, circa 30 minuti, il che fa pensare che potrebbe aver fatto una deviazione durante il tragitto. Gli investigatori ipotizzano che possa aver percorso la strada del ponte di Vadena, dove hanno trovato una traccia di sangue forse appartenente a Peter, per poi gettare nel fiume i due corpi. Tuttavia, in acqua non vi è traccia dei cadaveri di Peter e Laura, nonostante le continue ricerche.

Benno avrebbe raccontato alle forze dell’ordine di essere rientrato a casa verso le 5:30 del mattino, per poi uscire di nuovo a fare una passeggiata col cane. Al ritorno avrebbe realizzato che i genitori non c’erano, e ha avvisato le autorità.

Mistero sull’autolavaggio

Benno e Peter Neumair-Meteoweek.com

Secondo quanto riporta Repubblica, Benno lo scorso 7 gennaio ha portato proprio la Volvo a un autolavaggio ma era seguito dai carabinieri, che lo hanno bloccato. Gli inquirenti hanno così trovato una goccia di sangue e una bottiglietta di acqua ossigenata nell’auto.

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L’ipotesi dell’accusa è che quell’acqua ossigenata potrebbe averla utilizzata per pulire gli interni da eventuali tracce di sangue. Tuttavia l’ipotesi che sia Benno l’assassino è fantasiosa a detta del suo legale Flavio Moccia:«Tutto ciò che ha dichiarato sui suoi spostamenti è stato confermato dai video, il fatto che sia indagato è a sua tutela».

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