Le nuove regole per l’apertura dei ristoranti: come e cosa accadrà dopo il 15 febbraio

Il Comitato Tecnico Scientifico si è espresso sulla riapertura serale dei ristoranti in zona gialla e a pranzo in zona arancione. A decidere, però, sarà il governo. Da parte degli esperti non vi è alcun via libera, infatti, nel verbale della riunione che si è tenuta il 26 gennaio vengono fatte delle «considerazioni sul rafforzamento delle misure restrittive adeguandole alle caratteristiche strutturali dei locali e alla tipologia del servizio reso».

La proposta

I capigruppo di Fratelli d’Italia al Senato e alla Camera dei Deputati hanno fatto sapere che Fratelli d’Italia presenterà un ordine del giorno e un emendamento al decreto che è stato approvato lo scorso 14 gennaio per chiedere la riapertura dei ristoranti nelle zone gialle fino alle ore 22.  Allo stesso modo sarà richiesta l’apertura dei ristoranti a pranzo nelle zone arancioni. Il tutto dovrà avvenire rispettando le misure di sicurezza. «Dopo un anno di chiusure imposte dall’epidemia e di mancate promesse di ristori da parte del governo, riteniamo che sia necessario lanciare un messaggio a tutto il settore della ristorazione che è possibile tornare a lavorare in sicurezza» affermano Fratelli d’Italia.

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All’appello si unisce anche Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, il quale sul proprio profilo Facebook scrive: «Ristoranti aperti la sera in zona gialla e a pranzo in zona arancione: è arrivato finalmente il parere favorevole del Comitato Tecnico Scientifico e speriamo si possa fare al più presto». «Lo avevamo chiesto più volte in Conferenza delle Regioni – aggiunge – e siamo soddisfatti. Auspichiamo quindi che arrivi subito il via libera anche da parte del Governo perché permettere alle nostre attività di lavorare in sicurezza deve essere,  insieme alla lotta al virus, una priorità assoluta per il Paese».

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