Emanuele Filiberto sul Festival di Sanremo: “è ridicolo…”

Emanuele Filiberto, ormai uno dei personaggi televisivi più esposti in Italia e in Svizzera, in una recente intervista ha detto la sua opinione sulla gestione del Festival di Sanremo in questo periodo storico.

 

 

Emanuele Filiberto è ormai un personaggio televisivo ma è anche riconosciuto in quanto nipote dell’ultimo re d’Italia. Emanuele è nato e cresciuto in Svizzera a causa dell’esilio previsto dalla Costituzione Repubblicana, per i discendenti maschi degli ex re d’Italia. L’uomo ha fatto il suo primo ingresso nello Stivale nel 2002, una volta terminati gli effetti delle disposizioni sull’esilio. Nel corso degli anni è riuscito a costruirsi una carriera sul piccolo schermo, diventando un volto presente e apprezzato sia della televisione italiana che svizzera.

Le aspre critiche di Emanuele Filiberto sulle scelte del Festival di Sanremo

In una recente intervista, rilasciata a Adkronos, Emanuele Filiberto di Savoia ha dato la sua opinione sulla gestione del Festival di Sanremo. In particolare ha concentrato la sua attenzione sulle scelte fatte a proposito del pubblico. L’uomo ha affermato di non condividere la scelta di lasciare vuota la platea dell’Ariston. Emanuele ha dichiarato: “Un cantante ha bisogno del pubblico, solo la televisione non è la stessa cosa”. Per poi essere ancora più duro aggiungendo: “Un presentatore, un conduttore come Fiorello, che si appoggia molto alla platea per le sue battute, ha bisogno del pubblico. Vogliamo tutti fare i perbenisti e i politically correct, ma è ridicolo perché non è così che si combatte il virus”.

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Le dichiarazioni di Emanuele Filiberto sulla pandemia

Emanuele Filiberto ha però precisato di essere totalmente d’accordo con la scelta di fare comunque il Festival di Sanremo, nonostante la pandemia. In particolare, ampliando il discorso, ha affermato che l’industria musicale deve andare avanti, dal suo punto di vista quello che sta accadendo è un gran peccato: “Teatri chiusi, spettacoli annullati. Stanno ammazzando il cinema e la cultura. Già con le piattaforme digitali il processo era iniziato, ora è il paradosso.” Inoltre ha anche aggiunto di ritenere che l’unico modo efficace di combattere il virus è quello di adottare le giuste misure di sicurezza compatibilmente allo spettacolo.

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L’ironia sulla sua partecipazione al Festival di Sanremo

Nella parte finale dell’intervista Emanuele ha anche ironizzato sulla sua partecipazione al Festival di Sanremo, accompagnato da Pupo e Luca Canonici con il brano Italia amore mio, affermando che se gli venisse proposto non parteciperebbe più alla kermesse, e poi ha aggiunto: “ecco, per me senza pubblico sarebbe stato fantastico, avrei avuto meno fischi”.

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