Emergenza Covid, addio primule: nuovi drive-in per accelerare le vaccinazioni

Emergenza Covid, il piano vaccinale punta all’accelerazione della somministrazione delle dosi: verranno allestiti nuovi drive-in e strutture militari adibite ad hoc. I fondi delle “primule” serviranno a coprire posti letto in ospedale.

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piano vaccinale Covid, si punta ad allestire nuovi drive-in – meteoweek.com

Nuova spinta quella proposta dal piano vaccinale. Con il cambio alla regia – che passata da Domenico Arcuri a Francesco Paolo Figliuolo, nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid – l’intenzione è quella di accelerare la somministrazione delle dosi, rendendo le operazioni più rapide ed efficienti. Il tal senso, la task force è intenzionata a dire addio alle primule e a puntare maggiormente sui drive-in (anche mobili) e le strutture militari adibite ad hoc. “I vaccini li porteremo porta a porta, dalle scuole alle fabbriche”, spiega inoltre Portolano, a capo della task force militare.

Drive in, vaccino porta a porta e strutture militari

In questa seconda fase di vaccinazioni ormai avviata, la task force è intenzionata a coinvolgere maggiormente i medici di famiglia, e ad installare ulteriori drive in (rispetto ai 200 già attivi) sia per le vaccinazioni che per i tamponi. L’intenzione è infatti quella di rinunciare alle “primule”, e utilizzare i fondi previsti per la loro realizzazione per creare posti letto e terapie intensive negli ospedali più carenti.

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In questo senso, l’obiettivo è puntare sui drive in anche per la somministrazione del farmaco anti-Covid. “Quello che abbiamo fatto con le Rsa prevede la famosa trasformazione dei drive through in Nuclei vaccinali mobili, per cui se ci viene richiesto dalle istituzioni preposte, pur non riuscendo a soddisfare tutte le richieste nazionali, il nostro concorso ci sarà sempre e costituirà un importante valore aggiunto”, ha spiegato Luciano Portolano, guida della task force militare.

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E ha sottolineato: “Nello stesso tempo siamo e continueremo a essere impegnati nella ricezione, lo stoccaggio, la conservazione e la distribuzione dei vaccini nell’hub centrale di Pratica di Mare”. Inoltre, il piano pare prevedere anche l’uso delle strutture militari quali hangar, caserme e tensostrutture, che andranno così adibite a centri vaccinali e che coinvolgeranno sia gli uomini dell’esercito, che quelli della Protezione civile.

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