Scontri e saccheggi contro le restrizioni anti-Covid: fermati gli autori, anche minorenni

Scontri in centro a Torino, la polizia esegue una quarantina di provvedimenti restrittivi. Nel mirino gli autori dei saccheggi del 26 ottobre dopo la manifestazione contro le restrizioni anti-Covid. Duecento poliziotti in campo

Scontri e saccheggi contro le restrizioni anti-Covid: fermati gli autori, anche minorenni

La polizia sta eseguendo una serie di provvedimenti restrittivi nei confronti degli autori delle devastazioni e dei saccheggi avvenuti la sera dello scorso 26 ottobre a Torino. In quell’occasione i facinorosi saccheggiarono una quarantina di negozi del centro città dopo la manifestazione contro le restrizioni governative adottate per fronteggiare la pandemia. Tra i destinatari soggetti sia maggiorenni che minorenni, molti dei quali immigrati di seconda generazione, con numerosi precedenti.

Torino, saccheggi in centro: individuati gli autori

L’operazione della Squadra Mobile della Questura del capoluogo piemontese, ribattezzata “Criminalpage“, vede coinvolti oltre duecento poliziotti ed è svolta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica e della Procura dei Minori. Il 26 ottobre furono una quarantina le attività commerciali devastate, molte delle quali depredate della merce esposta in vetrina.

In occasione della manifestazione i facinorosi, del tutto estranei agli iniziali manifestanti, avevano inscenato una vera e propria “guerriglia urbana“. Non mancarono infatti violenti scontri con le forze dell’ordine. Danneggiate anche alcune autovetture parcheggiate e mezzi di servizio delle forze di polizia impiegate nel servizio di ordine pubblico.

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L’intervento dell’assessore regionale Ricca

Grazie al lavoro della Polizia di Stato questa mattina sono stati individuati i presunti responsabili dei saccheggi e delle devastazioni avvenute in centro lo scorso ottobre. La tempestività delle indagini e dell’intervento della Squadra Mobile ci devono far dire nuovamente grazie alle nostre forze dell’ordine”. Così, in una nota, l’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca.

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Che conclude: “È importante che, se fossero accertate le loro responsabilità, coloro che si sono infiltrati in proteste pacifiche per distruggere i negozi e derubarli siano puniti severamente“.

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