Vaccino AstraZeneca, ecco i sintomi da segnalare al medico

Affanno, febbre alta, vista offuscata, dolore allo stomaco: ecco i sintomi da segnalare al medico post vaccino AstraZeneca. Le indicazioni dell’Ema dopo il via libera al siero. Nessun legame con i casi di trombosi

Vaccino AstraZeneca, ecco i sintomi da segnalare al medico

Il vaccino AstraZeneca ottiene il via libera dell’Ema e domani in Italia ripartiranno le somministrazioni, come annunciato dall’Aifa e dal premier Mario Draghi. Ma quali sono i segnali sospetti, quelli che possono far pensare a effetti collaterali, da conoscere e monitorare? La risposta arriva dalla stessa Agenzia europea del farmaco.

I sintomi post vaccino AstraZeneca

“Affanno, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o sensazione di freddo a un braccio o una gamba, mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la vaccinazione, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche di sangue sotto la pelle”. “In presenza di questi sintomi”, spiega l’Ema, “cerca immediatamente assistenza medica e riferisci di essere stato vaccinato di recente”.

Le indicazioni dell’Ema

“Il vaccino Covid-19 di AstraZeneca – riporta l’ente Ue – non è associato a un aumento del rischio complessivo di disturbi della coagulazione del sangue”. Tuttavia “ci sono stati casi molto rari di coaguli di sangue insoliti, accompagnati da bassi livelli di piastrine (componenti che aiutano il sangue a coagulare), dopo la vaccinazione. I casi segnalati erano quasi tutti in donne sotto i 55 anni”.

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Il rapporto rischi/benefici

Il messaggio chiave resta che “poiché Covid-19 può essere così grave e è così diffuso, i benefici del vaccino nel prevenirlo superano i rischi degli effetti collaterali”. Inoltre, l’Ema ritiene “che il rapporto rischi/benefici del vaccino AstraZeneca rimanga positivo e non vi sia alcuna associazione con disturbi tromboembolici in generale”.

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Sui casi di trombosi dopo il siero

“Tuttavia, verranno adottate misure per aggiornare scheda tecnica e foglietto illustrativo con le informazioni sui casi di Dic (coagulazione intravascolare disseminata) e Cvst (trombosi cerebrale dei seni venosi) che si sono verificati. Gli operatori sanitari sono invitati a prestare attenzione a possibili casi di tromboembolia, Dic o Cvst che si verificano in soggetti vaccinati”.

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