Nel Dl Sostegno il rinnovo del Reddito di emergenza: ecco chi e come può richiederlo

Il Decreto Sostegno rinnova la misura del Reddito di emergenza. Si potranno ottenere fino a 840 euro per altri tre mesi. Ecco quali sono i requisiti per averlo e come fare domanda

reddito di emergenza

Con il Dl Sostegno arriva anche il rinnovo per il 2021 del Reddito di emergenza. La misura viene così rinnovata per altri tre mesi (marzo, aprile e maggio) grazie a uno stanziamento pari a 1,5 miliardi di euro. Ecco come funziona e chi ne ha diritto.

Reddito di emergenza, i requisiti

Il Rem è riconosciuto ai nuclei familiari in possesso dei requisiti socio-economici previsti dalla legge. Come per il Reddito di cittadinanza, il beneficiario della prestazione non è quindi il singolo richiedente ma l’intero nucleo familiare. I requisiti sono i seguenti: residenza in Italia; patrimonio mobiliare inferiore a 10mila euro riferito all’anno precedente (soglia aumentata di ulteriori 5mila euro per ogni componente del nucleo familiare diverso dal richiedente, fino a un massimo di 20mila euro); Isee non superiore a 15mila euro.

Il Dl aggiunge poi il requisito del reddito familiare riferito al mese di febbraio 2021, che deve essere inferiore all’ammontare del reddito di emergenza. E prevede che «per i nuclei familiari che risiedono in abitazione in locazione, fermo restando l’ammontare del beneficio, la soglia è incrementata di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione come dichiarato ai fini Isee».

Infine, occorre che nel nucleo familiare non ci siano componenti che percepiscono o hanno percepito altre indennità. Il reddito di emergenza (anche per i titolari di Naspi scaduta) non è infatti compatibile con altre indennità previste dal decreto né con il Rdc. È invece compatibile con l’assegno ordinario di invalidità e altre prestazioni della stessa natura giuridica.

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I casi di esclusione dalla misura

Come ricorda il quotidiano Il Messaggero, sono invece esclusi dalla misura i titolari di contratto di lavoro subordinato, eccezion fatta per il contratto intermittente senza diritto di indennità di disponibilità. Ma anche i titolari di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e i titolari di pensione né diretta che indiretta.

La domanda per il Rem va presentata entro il 30 aprile 2021 all’Inps tramite il modello e le modalità stabilite dall’istituto di previdenza stesso. Il minimo previsto è di 1.200 euro (tre mensilità da 400 euro). Il massimo è invece di 2.400 euro; cifra maggiorata per le famiglie con un componente in condizione di disabilità grave, le quali possono arrivare fino a 840 euro mensili. L’importo dell’assegno viene definito a seconda del reddito.

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Finora il mese con il maggior numero di pagamenti è stato novembre 2020, con 335mila famiglie beneficiarie e una media di 550 euro al mese erogati. Questa platea va però aumentata del 20% (fino a 402mila famiglie) per l’estensione relativa alla crescita della soglia massima per chi vive in affitto. I nuovi beneficiari, ossia i soggetti che tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 hanno terminato le prestazioni Naspi e Dis-Coll, si ipotizza siano circa 714mila. Nel 2021 si stima quindi una spesa complessiva di 856,8 milioni di euro.
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