Celentano, nuova lettera a Fabrizio Corona: “Se muori adesso…”

Il caso riguardante Fabrizio Corona continua ad interessare l’opinione pubblica e, dopo una prima lettera, Adriano Celentano decide di destinarne una seconda all’imprenditore.

Adriano Celentano

L’ex re dei paparazzi si trova nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Niguarda di Milano in attesa di tornare in carcere dopo la revoca dei domiciliari. La storia di Fabrizio Corona ha coinvolto molti personaggi pubblici: dalla sua parte si sono schierati Belen Rodriguez, ma anche Adriano Celentano che ha deciso di far sentire a Corona tutta la sua vicinanza con una lettera.

A quella prima epistola, però, ne è seguita una seconda che il Molleggiato ha deciso di indirizzare all’imprenditore sempre attraverso il suo profilo Instagram. Facendo riferimento a tutti i casi drammatici di cronaca, alle morti per Covid e ai fatti tragici che hanno segnato l’Italia in questi ultimi dodici mesi, Adriano Celentano ha voluto fare presente a Corona come lo “sciopero della fame” intrapreso in questi giorni sia “fuori moda” e come, ad oggi, la sua morte possa risultare del tutto priva di senso e di clamore.

Adriano Celentano, seconda lettera per Corona

“Caro Fabrizio, qualcosa mi dice che è in atto un cambiamento, un cambiamento che potrebbe riguardare la tua storia. E non solo la tua, anche la mia, insomma la storia di tutti, dell’Italia, del mondo”.

Inizia con queste parole la seconda lettera che Adriano Celentano ha indirizzato al 46enne, ora rinchiuso in ospedale.

“E chi ce lo sta dicendo è quella signora, sempre un po’ inca**ata, che per farci capire il grande valore di un tenero abbraccio non sempre usa modi amichevoli – ha scritto ancora l’artista – . Se poi si accorge che non manteniamo le distanza diventa anche manesca fino al punto di uccidere. Il suo nome credo che sia pande…mia, mi pare, o qualche altra cosa che tradotto significa: diffusione di una batosta mondiale”.

“In un solo anno il Covid ha ucciso 2 milioni e mezzo di persone, di cui centomila solo in Italia. In giro qua e là, si uccidono genitori e poi buttati in un fiume – ha continuato a commentare Celentano, facendo riferimento ai ben noti casi di cronaca degli ultimi tempi – . Mentre altri che non si possono chiamare genitori, non ci pensano un attimo a buttare un loro figlio di appena 4 giorni nell’acqua bollente, ora ricoverato in ospedale con ustioni su tutto il corpo”.

“Per cui il tuo sciopero della fame, in un momento come questo, è a dir poco fuori moda. E tu, caro Fabrizio, sei troppo intelligente per non sapere che se dovessi morire adesso solo per fare un dispetto a chi, per forza, ha dovuto giudicarti, non gliene fregherebbe niente a nessuno”.

Fabrizio Corona

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Adriano Celentano: “Corona, tu sei bravo”

La lettera che Adriano Celentano ha indirizzato a Fabrizio Corona si è conclusa con un riferimento alle ferite che l’imprenditore si è inferto e ha mostrato su Instagram prima dell’arrivo della polizia.

“Quando tu, con la faccia insanguinata, inveendo contro i giudici, hai detto che sei un bravo ragazzo, ebbene io sono il primo esserne convinto. È vero – ha concluso Celentano – . Tu sei un bravo ragazzo che però ha commesso dei reati. Con in più l’aggravante di sfidare i giudici. Ma io, come già ti ho detto, ho un’idea”.

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