Covid: come sarà la prossima estate? Il parere discordante degli esperti

Che estate ci attende? Si potrà tornare ad andare in vacanza in sicurezza e senza preoccuparsi di contagi e restrizioni, o l’incubo del virus continuerà? Il ministro della salute, Roberto Speranza, ha ostentato ottimismo per la stagione estiva, dichiarando a “Domenica In”: “Per l’estate sono ottimista, sono stato sempre quello più duro e realista che era costretto a dire sempre la verità, ma ora ci sono le ragioni per guardare con più fiducia alle prossime settimane. Questo però è ancora un momento difficile, dobbiamo conservare tutte le precauzioni ma con il passare delle settimane la situazione andrà gradualmente a migliorare, e già in primavera e poi nel corso dell’estate vedremo un miglioramento significativo. Ma non ci sarà un momento X, sarà un percorso graduale”. Ma cosa succederà esattamente da maggio in poi, specie alla luce del precedente del 2020, quando dopo il lockdown totale di marzo e aprile i contagi scesero drasticamente per poi risalire nella seconda metà di agosto? Gli esperti si dividono.

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Ottimismo per l’estate

L’infettivologo Matteo Bassetti di Genova, non vede un futuro roseo: “Utopia pensare a una normalità per l’estate”. Al contrario Massimo Galli, del Sacco di Milano, afferma che “è ancora presto per parlarne, ma sono ottimista“. Galli ha continuato, sostenendo che: “La terza ondata di Covid-19 è in marcia, è ripartita e bisogna capire fin dove si è estesa. Tuttavia, dobbiamo vedere se i dati si mantengono e me lo auguro con tutto il cuore. Comunque sia, quello che vedremo oggi, domani e dopodomani è già delineato, scritto da quello che è accaduto, non lo possiamo fermare. Possiamo fermare, e mi auguro che si stia fermando, un’ulteriore diffusione. Il vaccino è uno strumento chiave“. A sostegno di questa tesi Maria Rita Gismondo, la direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze all’ospedale Sacco di Milano, secondo cui “bisogna essere ottimisti”. Totalmente d’accordo con Speranza, la Gismondo sostiene che “Stiamo andando incontro alla bella stagione che, come sappiamo, comporta un naturale decremento dei virus respiratori.”estate

Un’estate non rosea

Di parere totalmente opposto c’è il già citato Bassetti: “Sul fatto di essere fiducioso per l’estate, il ministro Speranza è stato forse troppo ottimista. In questo momento è giusto che il ministro della Salute dia messaggi rassicuranti, però dal punto di vista operativo l’estate è dietro l’angolo. L’obiettivo deve essere l’immunità di gregge, 70-75% italiani vaccinati per novembre. Altrimenti potrebbe esserci una quarta ondata davvero pesante, soprattutto se ci arrivassimo senza essere immunizzati”. Bassetti trova l’appoggio di Antonio Chirianni, ex presidente della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) e primario emerito di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliera dei Colli-Presidio Cotugno di Napoli, secondo cui un’estate serena è impossibile senza aumentare il ritmo delle vaccinazioni: “Se non si fanno, da subito, 500mila vaccinazioni al giorno sarà davvero difficile pensare di passare un’estate serena. Anzi.

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Se osserviamo cosa è accaduto in Sardegna, passata dalla zona bianca a quella arancione in poche settimane, è chiaro che non si può abbassare la guardia. Se facilitiamo il contatto tra le persone, il virus continua a diffondersi. Come sarà l’estate, lo ripeto, dipende da quanti vaccini saremo in grado di fare. La bella stagione avrà i suoi vantaggi come è accaduto lo scorso anno, ma dobbiamo ridurre il numero di casi soprattutto nelle fasce più a rischio e va fatto vaccinando velocemente”.

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