Disastro Covid e gestione dei vaccini, ora la Lombardia è nell’occhio del ciclone

Tra il disastro del Covid e la cattiva gestione dei vaccini, la Lombardia rischia di creare dissapori e conflitti all’interno della Lega. 

L’ultimo caso che si aggiunge alla lista dei disservizi di Aria è riportato da Repubblica e risale a qualche ora fa. A diverse persone, infatti, sarebbero arrivate le convocazioni ma senza che nel messaggio fosse indicata data, luogo e ora. E’ solo l’ultima falla che si aggiunge al lungo elenco delle pecche della Lombardia. La Regione a guida Lega, considerata un unicum in Italia e motore economico del Paese, sta mostrando nella gestione dell’emergenza tutte le sue problematiche. Proprio Aria spa, società regionale, è accusata di essere responsabile delle inefficienze nella campagna vaccinale. I disservizi informatici che si sono registrati nel corso della campagna vaccinale hanno creato disagi tanto che il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha richiesto che i vertici della società facessero dei passi indietro.

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E così è stato. Il Cda si è dimesso in blocco, ma il caos ha generato malcontenti. Le prime critiche contro il sistema di prenotazione messo a punto dalla Regione Lombardia erano arrivate dal commissario all’emergenza Guido Bertolaso. Poi, dall’assessore e vicepresidente Letizia Moratti:L’inadeguatezza di Aria Lombardia incapace di gestire le prenotazioni in modo decente rallenta lo sforzo comune per vaccinare”, ha detto l’esponente di Fi. Poi, Matteo Salvini che, interpellato sulla questione ha risposto: “Se qualcosa non funziona si cambia e si migliora”.

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E pensare che proprio Salvini, subito dopo la crisi di governo e il cambio di vertice, aveva intenzione di proporre a Mario Draghi il modello Bertolaso. “C’è un modello lombardo che è il più avanzato dal punto di vista della messa in sicurezza della popolazione e delle vaccinazioni”, commentava Salvini al margine di un incontro con il neo consulente del presidente Attilio Fontana e i vertici della Regione. Poi, le vaccinazioni sono rallentate, il sistema è andato in tilt e gli ospedali si sono riempiti. Troppe toppe a cui ora bisogna rispondere “in un flusso di fornitura di vaccini maggiore rispetto al passato”, ha ribadito oggi alla conferenza Stato Regioni Attilio Fontana. I dati epidemiologici in Lombardia offrono segnali di miglioramento; da dopo Pasqua l’obiettivo è avviare la vaccinazione di massa e riaprire le attività per il ritorno alla normalità”, ha assicurato il presidente.

La Lombardia ha fallito?

Ma Matteo Salvini, bloccato dalle evidenze, è stato costretto a rallentare gli entusiasmi e la questione Lombardia potrebbe aprire un nuovo terremoto nella Lega. “Nella macchina tecnica di Regione Lombardia evidentemente c’è qualcuno che non è all’altezza del compito richiesto”, ha affermato Salvini commentando le difficoltà della regione nella gestione del piano vaccini anti-Covid. Insomma, in 12 mesi il Covid ha mostrato tutte le fragilità della regione e i vertici sono stati cambiati più di una volta, dagli assessori al Welfare per finire ai direttori generali. Alla mancanza di organizzazione e di logistica, si aggiungono i conflitti interni alla politica soprattutto al centrodestra e anche la giunta, per via dei dissapori tra Moratti e Fontana, è nel caos. Uno scontro che, a livello generale, riguarda i leghisti e i forzisti, ora uno contro l’altro.

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